Dennis Oppenheim

By 14 Febbraio 2018 Artisti esposti

DENNIS OPPENHEIM

DENNIS OPPENHEIM

Biografia

Dennis Oppenheim nasce a Electric City, Washington, nel 1938 e muore a New York nel 2011. Frequenta il California College of Art and Crafts a Oakland e la Stanford University. Nel 1966 si trasferisce a New York dove stringe contatti con gli ambienti artistici d’avanguardia, il suo lavoro si distingue per aver toccato diversi movimenti, anche molto distanti fra loro. Nel 1967 realizza i suoi primi interventi di Land Art denominati Earthwork, documentati con il mezzo fotografico. Fino ai primi anni ’70 continua a eseguire una serie di interventi sul paesaggio naturale, adottando materiali che si degradano e che restituiscono un carattere di transitorietà. Unica traccia tangibile dell’operare artistico è costituita dalla documentazione fotografica e cinematografica. Nel corso degli anni ’70 volge il suo interesse alla Body Art, spostando il luogo dei suoi interventi transitori dal paesaggio naturale al corpo umano: risale già al 1970 il lavoro Reading position for Second Degree Burn, per il quale si sdraia per diverse ore con un libro aperto sul torace e sotto la luce del sole, le cui radiazioni lasciano traccia sul corpo.
Dagli anni ‘80 Oppenheim sperimenta la Public Art: realizza grandi installazioni pubbliche accomunate dall’utilizzo di forme e oggetti comuni, distorti e sorprendentemente assemblati, includendo meccanismi elettrici, movimento, luci, suoni ed effetti pirotecnici, spesso sfidando i limiti della fisica.

La prima mostra personale di Dennis Oppenheim è del 1968 alla John Gibson Gallery, New York, seguita da numerose personali in istituzioni pubbliche e private di tutto il mondo: MAMCO, Ginevra (2022, 2015, 1996); Kröller-Müller Museum, Otterlo (2021, 1996); Musée des Beaux-Arts, Caen (2019); Guild Hall, East Hampton NY (2018); Art Institute of Chicago (2016); Yorkshire Sculpture Park, West Bretton (2013); MAMC, Saint-Etienne (2011); MARCA, Catanzaro (2009); Neuberger Museum, New York (2006); Centro de Arte Reina Sofia, Madrid (2005); Whitney Museum of American Art, New York (2003); IMMA, Dublino (2001); Kunsthalle Hamburg (1999); Museum of Contemporary Art, North Miami (1998); Museo de Arte Carrillo Gil, Città del Messico (1998); LACMA, Los Angeles (1997); Mannheimer Kunstverein, Mannheim (1996); Musée d’Art Moderne de Lille (1994); Museum of Fine Arts, Houston (1992); Institute for Contemporary Art, Long Island City (1991); Tel Aviv Museum of Art (1984); Museum of Modern Art, San Francisco (1984); Seattle Art Museum (1983); Vancouver Art Gallery (1982); Musée d’Art et d’Histoire, Ginevra (1982, 1980); Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (1979); The Israel Museum, Gerusalemme (1979); Musée d’art contemporain, Montréal (1978); Museum Boymans van Beuningen, Rotterdam (1976); Palais des Beaux-Arts, Bruxelles (1975); Stedelijk Museum, Amsterdam (1974); Tate Gallery, Londra (1972).

Tra le collettive in istituzioni più recenti, si ricordano: Centro Pecci, Prato (2022); John Michael Kohler Arts Center, New York (2022); Nevada Museum of Art, Reno NV (2021); Walker Art Center, Minneapolis (2020); Smithsonian American Art Museum, Washington D.C. (2019); The British Museum, Londra (2019); MAMAC, Nizza (2018); Musée d’art contemporain, Marsiglia (2017); Tate Modern, Londra (2016); National Gallery of Art, Washington D.C. (2016); Lille Métropole Musée d’art moderne, Villeneuve d’Ascq (2015); Museum of Contemporary Art, Chicago (2014); Centre Pompidou, Metz (2013); The Museum of Contemporary Art, Los Angeles (2012); MoMA, New York (2011, 2007); Museo Nacional de Arte Reina Sofía, Madrid (2010).
Dennis Oppenheim ha anche partecipato a prestigiose rassegne internazionali quali: Biennale di Valencia (2003); Biennale di Venezia (1997, 1980); Biennale di Johannesburg (1997); documenta, Kassel (1977, 1972). La sua collaborazione con Galleria Fumagalli inizia nel 2010 in occasione della prima mostra personale “Material Interchange. Opere 1968-1974”, curata da Alberto Fiz. Nel 2013 è organizzata una seconda personale, “Dennis Oppenheim. Sculture 1979-2006”, sempre a cura di Alberto Fiz, assieme ad Amy Oppenheim, presso il Museo Pecci di Milano e in collaborazione con Spazioborgogno. Nel 2021 le opere di Dennis Oppenheim sono state selezionate dal critico Lóránd Hegyi per essere incluse nella terza e nella sesta mostra del programma espositivo “MY30YEARS – Coherency in Diversity”.

Visualizza curriculum →

Biografia

Dennis Oppenheim nasce a Electric City, Washington, nel 1938 e muore a New York nel 2011. Frequenta il California College of Art and Crafts a Oakland e la Stanford University. Nel 1966 si trasferisce a New York dove stringe contatti con gli ambienti artistici d’avanguardia, il suo lavoro si distingue per aver toccato diversi movimenti, anche molto distanti fra loro. Nel 1967 realizza i suoi primi interventi di Land Art denominati Earthwork, documentati con il mezzo fotografico. Fino ai primi anni ’70 continua a eseguire una serie di interventi sul paesaggio naturale, adottando materiali che si degradano e che restituiscono un carattere di transitorietà. Unica traccia tangibile dell’operare artistico è costituita dalla documentazione fotografica e cinematografica. Nel corso degli anni ’70 volge il suo interesse alla Body Art, spostando il luogo dei suoi interventi transitori dal paesaggio naturale al corpo umano: risale già al 1970 il lavoro Reading position for Second Degree Burn, per il quale si sdraia per diverse ore con un libro aperto sul torace e sotto la luce del sole, le cui radiazioni lasciano traccia sul corpo.
Dagli anni ‘80 Oppenheim sperimenta la Public Art: realizza grandi installazioni pubbliche accomunate dall’utilizzo di forme e oggetti comuni, distorti e sorprendentemente assemblati, includendo meccanismi elettrici, movimento, luci, suoni ed effetti pirotecnici, spesso sfidando i limiti della fisica.

La prima mostra personale di Dennis Oppenheim è del 1968 alla John Gibson Gallery, New York, seguita da numerose personali in istituzioni pubbliche e private di tutto il mondo: MAMCO, Ginevra (2022, 2015, 1996); Kröller-Müller Museum, Otterlo (2021, 1996); Musée des Beaux-Arts, Caen (2019); Guild Hall, East Hampton NY (2018); Art Institute of Chicago (2016); Yorkshire Sculpture Park, West Bretton (2013); MAMC, Saint-Etienne (2011); MARCA, Catanzaro (2009); Neuberger Museum, New York (2006); Centro de Arte Reina Sofia, Madrid (2005); Whitney Museum of American Art, New York (2003); IMMA, Dublino (2001); Kunsthalle Hamburg (1999); Museum of Contemporary Art, North Miami (1998); Museo de Arte Carrillo Gil, Città del Messico (1998); LACMA, Los Angeles (1997); Mannheimer Kunstverein, Mannheim (1996); Musée d’Art Moderne de Lille (1994); Museum of Fine Arts, Houston (1992); Institute for Contemporary Art, Long Island City (1991); Tel Aviv Museum of Art (1984); Museum of Modern Art, San Francisco (1984); Seattle Art Museum (1983); Vancouver Art Gallery (1982); Musée d’Art et d’Histoire, Ginevra (1982, 1980); Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (1979); The Israel Museum, Gerusalemme (1979); Musée d’art contemporain, Montréal (1978); Museum Boymans van Beuningen, Rotterdam (1976); Palais des Beaux-Arts, Bruxelles (1975); Stedelijk Museum, Amsterdam (1974); Tate Gallery, Londra (1972).

Tra le collettive in istituzioni più recenti, si ricordano: Centro Pecci, Prato (2022); John Michael Kohler Arts Center, New York (2022); Nevada Museum of Art, Reno NV (2021); Walker Art Center, Minneapolis (2020); Smithsonian American Art Museum, Washington D.C. (2019); The British Museum, Londra (2019); MAMAC, Nizza (2018); Musée d’art contemporain, Marsiglia (2017); Tate Modern, Londra (2016); National Gallery of Art, Washington D.C. (2016); Lille Métropole Musée d’art moderne, Villeneuve d’Ascq (2015); Museum of Contemporary Art, Chicago (2014); Centre Pompidou, Metz (2013); The Museum of Contemporary Art, Los Angeles (2012); MoMA, New York (2011, 2007); Museo Nacional de Arte Reina Sofía, Madrid (2010).
Dennis Oppenheim ha anche partecipato a prestigiose rassegne internazionali quali: Biennale di Valencia (2003); Biennale di Venezia (1997, 1980); Biennale di Johannesburg (1997); documenta, Kassel (1977, 1972). La sua collaborazione con Galleria Fumagalli inizia nel 2010 in occasione della prima mostra personale “Material Interchange. Opere 1968-1974”, curata da Alberto Fiz. Nel 2013 è organizzata una seconda personale, “Dennis Oppenheim. Sculture 1979-2006”, sempre a cura di Alberto Fiz, assieme ad Amy Oppenheim, presso il Museo Pecci di Milano e in collaborazione con Spazioborgogno. Nel 2021 le opere di Dennis Oppenheim sono state selezionate dal critico Lóránd Hegyi per essere incluse nella terza e nella sesta mostra del programma espositivo “MY30YEARS – Coherency in Diversity”.

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Opere

Dennis Oppenheim, Condensed 220, 1969 ©LucreziaRoda
Dennis Oppenheim, Condensed 220 Yard Dash, 1969
Calco in gesso, terra, stampa fotografica in bianco e nero, 180x630x50 cm
Dennis Oppenheim, Ground mutations, 1969 ©LucreziaRoda
Dennis Oppenheim, Ground Mutations, 1969
Stampe fotografiche a colori e in bianco e nero, testo stampato, firma e data a mano su cartone, 125x389x4 cm
Dennis Oppenheim, Stomach X-Ray, 1974. Collage di stampe fotografiche in bianco e nero e a colori, testo dattiloscritto, firma e data a mano su carta, 70,3x56 cm
Dennis Oppenheim, Stomach X-Ray, 1974
Collage di stampe fotografiche in bianco e nero e a colori, testo dattiloscritto, firma e data a mano su carta, 70,3x56 cm
Dennis Oppenheim, Forming Sounds, 1971. Collage di stampe fotografiche a colori da videotape, testo stampato, firma e data a mano su carta, 174x205 cm
Dennis Oppenheim, Forming Sounds, 1971
Collage di stampe fotografiche a colori da videotape, testo stampato, firma e data a mano su carta, 174x205 cm
Dennis Oppenheim, Recall, 1973. Collage di stampe fotografiche in bianco e nero, disegno e testo a mano su cartoncino, firma e data a mano, 86x106 cm
Dennis Oppenheim, Recall, 1973
Collage di stampe fotografiche in bianco e nero, disegno e testo a mano su cartoncino, firma e data a mano, 86x106 cm
Dennis Oppenheim, Untitled Performance, 1974. Collage su cartone di stampe fotografiche in bianco e nero e a colori, testo dattiloscritto, diagramma a matita colorata su carta, testo a mano, firma e data su cartone, 2 pannelli 103,5x78,5 cm cad., 103,5x157 cm totale
Dennis Oppenheim, Untitled Performance, 1974
Fotografia in bianco e nero e a colori, testo dattiloscritto e a mano, diagramma a matita colorata su cartone, 2 pannelli 103,5×78,5 cm cad., 103,5×157 cm totale
Dennis Oppenheim, Theme for a Major Hit, 1974. Collage su cartone di stampe fotografiche in bianco e nero e a colori, testo dattiloscritto, diagramma a matita colorata e testo a mano, firma e data su carta, 2 pannelli 104x77,5 cm cad., 104x155 cm totale
Dennis Oppenheim, Theme for a Major Hit, 1974
Collage su cartone di stampe fotografiche in bianco e nero e a colori, testo dattiloscritto, diagramma a matita colorata su carta, testo a mano, firma e data su cartone, 2 pannelli 103,5x78,5 cm cad., 103,5x157 cm totale
Dennis Oppenheim, Study for Revolving Kisses Racks, 1990. Matita, matita colorata e olio (pastello e diluito) su carta, firma e data, 127x98,5 cm
Dennis Oppenheim, Study for Revolving Kisses Racks, 1990
Matita, matita colorata e olio (pastello e diluito) su carta, firma e data, 127x98,5 cm

Opere

Dennis Oppenheim, Condensed 220 Yard Dash, 1969. Calco in gesso, terra, stampa fotografica in bianco e nero, 180x630x50 cm

Dennis Oppenheim, Condensed 220 Yard Dash, 1969. Calco in gesso, terra, stampa fotografica in bianco

Dennis Oppenheim, Ground Mutations, 1969. Stampe fotografiche a colori e in bianco e nero, testo stampato, firma e data a mano su cartone, 125x389x4 cm

Dennis Oppenheim, Ground Mutations, 1969. Stampe fotografiche a colori e in bianco e nero, testo sta

Dennis Oppenheim, Stomach X-Ray, 1974. Collage di stampe fotografiche in bianco e nero e a colori, testo dattiloscritto, firma e data a mano su carta, 70,3x56 cm

Dennis Oppenheim, Stomach X-Ray, 1974. Collage di stampe fotografiche in bianco e nero e a colori, t

Dennis Oppenheim, Forming Sounds, 1971. Collage di stampe fotografiche a colori da videotape, testo stampato, firma e data a mano su carta, 174x205 cm

Dennis Oppenheim, Forming Sounds, 1971. Collage di stampe fotografiche a colori da videotape, testo

Dennis Oppenheim, Recall, 1973. Collage di stampe fotografiche in bianco e nero, disegno e testo a mano su cartoncino, firma e data a mano, 86x106 cm

Dennis Oppenheim, Recall, 1973. Collage di stampe fotografiche in bianco e nero, disegno e testo a m

Dennis Oppenheim, Untitled Performance, 1974. Collage su cartone di stampe fotografiche in bianco e nero e a colori, testo dattiloscritto, diagramma a matita colorata su carta, testo a mano, firma e data su cartone, 2 pannelli 103,5x78,5 cm cad., 103,5x157 cm totale

Dennis Oppenheim, Untitled Performance, 1974. Collage su cartone di stampe fotografiche in bianco e

Dennis Oppenheim, Theme for a Major Hit, 1974. Collage su cartone di stampe fotografiche in bianco e nero e a colori, testo dattiloscritto, diagramma a matita colorata e testo a mano, firma e data su carta, 2 pannelli 104x77,5 cm cad., 104x155 cm totale

Dennis Oppenheim, Theme for a Major Hit, 1974. Collage su cartone di stampe fotografiche in bianco e

Dennis Oppenheim, Study for Revolving Kisses Racks, 1990. Matita, matita colorata e olio (pastello e diluito) su carta, firma e data, 127x98,5 cm

Dennis Oppenheim, Study for Revolving Kisses Racks, 1990. Matita, matita colorata e olio (pastello e

Press

Domus

Aprile 2010
“Dennis Oppenheim. Da Electric City a Electric Kisses. Una vicenda artistica e architettonica”

Leggi Articolo  →

Artforum

Dicembre 1991
“The Dark Side of Dennis Oppenheim”

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Press

Domus

Aprile 2010
“Dennis Oppenheim. Da Electric City a Electric Kisses. Una vicenda artistica e architettonica”

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Artforum

Dicembre 1991
“The Dark Side of Dennis Oppenheim”

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Mostre

MOSTRE PERSONALI

DENNIS OPPENHEIM
Sculture 1979-2006

Inaugurazione 3 ottobre 2013
Dal 4 ottobre al 23 novembre 2013

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DENNIS OPPENHEIM
Material Interchange. Opere 1968/1974

Inaugurazione 5 giugno 2010
Dal’8 giugno al 20 novembre 2010

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MOSTRE COLLETTIVE

Questioning the Functionality

Inaugurazione 7 ottobre 2022
Dal 7 ottobre al 2 dicembre 2022

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Ironia – Temporalità – Déplacement

Inaugurazione 17 novembre 2021
Dal 18 novembre 2021 al 4 febbraio 2022

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Switch On 3

Inaugurazione 23 febbraio 2017
Dal 24 febbraio al 1 aprile 2017

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Summer Show

Inaugurazione 15 giugno 2013
Dal 18 giugno al 15 settembre 2013

Vai a mostra  →

Corpi in azione / Corpi in visione
Esperienze e indagini artistiche 1965/1980

Inaugurazione 18 aprile 2013
Dal 19 aprile al 15 giugno 2013

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Mostre

MOSTRE PERSONALI

DENNIS OPPENHEIM
Sculture 1979-2006

Inaugurazione 3 ottobre 2013
Dal 4 ottobre al 23 novembre 2013

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DENNIS OPPENHEIM
Material Interchange. Opere 1968/1974

Inaugurazione 5 giugno 2010
Dal’8 giugno al 20 novembre 2010

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MOSTRE COLLETTIVE

Questioning the Functionality

Inaugurazione 7 ottobre 2022
Dal 7 ottobre al 2 dicembre 2022

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Ironia – Temporalità – Déplacement

Inaugurazione 17 novembre 2021
Dal 18 novembre 2021 al 4 febbraio 2022

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Switch On 3

Inaugurazione 23 febbraio 2017
Dal 24 febbraio al 1 aprile 2017

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Summer Show

Inaugurazione 15 giugno 2013
Dal 18 giugno al 15 settembre 2013

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Corpi in azione / Corpi in visione
Esperienze e indagini artistiche 1965/1980

Inaugurazione 18 aprile 2013
Dal 19 aprile al 15 giugno 2013

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