SANG A HAN
SANG A HAN
Biografia
Nata nel 1987 a Seoul in Corea del Sud, l’artista Sang A Han vive e lavora nella sua città natale.
Nella sua pratica, Sang A Han esplora la pittura orientale nel suo adattamento contemporaneo. Sculture morbide e dipinti stratificati realizzati con Meok (inchiostro di china), tessuto di cotone e cuciture sono il risultato di un’intima rivisitazione della tradizione attraverso un procedimento di creazione che l’artista stessa definisce performativo.
Alcuni suoi lavori si rifanno alla pittura tradizionale coreana, come i Sansu-hwa, i dipinti di paesaggi dell’epoca Josen, e i Gwaneum-do, le icone buddiste che rispecchiano i desideri religiosi di benedizione.
Se in passato questi dipinti erano realizzati solitamente da artisti uomini, Sang A Han reinterpreta con una personale chiave creativa e contemporanea l’eredità del cucito, del ricamo e dei tessuti, tecniche tradizionalmente legate ai lavori domestici femminili.
La ricerca di Sang A Han si ispira al quotidiano e al ricordo delle emozioni conosciute nel corso della sua vita di artista, donna e madre. Nei suoi linguaggi visivi, figurativi e simbolici, l’artista non si limita a costruire narrazioni logiche e organizzate, ma ritrae memorie frammentate ed emozioni contraddittorie, concentrandosi soprattutto sui contrasti legati all’amore. Trasforma segmenti di pensieri ed emozioni in scene surreali, dove si possono osservare mani tese o in preghiera, simboli che rimandano al mitologico o al religioso, insieme a forme e linee organiche.
Secondo l’artista, “la linea è l’essenza della pittura tradizionale coreana”. Per dipingere il suo paesaggio interiore, Han usa il pennello e l’ago che rispondono direttamente al suo corpo e ai relativi movimenti. Così, come la forza corporea di impugnare e muovere il pennello si riflette nelle linee tracciate con il Meok, le linee di cucitura – che variano a seconda della forza o della velocità con cui vengono intessute – rivelano il processo performativo attraverso cui l’artista concepisce le proprie opere.
La Galleria Fumagalli dedicherà all’artista una mostra personale nella primavera 2024.
Biografia
Nata nel 1987 a Seoul in Corea del Sud, l’artista Sang A Han vive e lavora nella sua città natale.
Nella sua pratica, Sang A Han esplora la pittura orientale nel suo adattamento contemporaneo. Sculture morbide e dipinti stratificati realizzati con Meok (inchiostro di china), tessuto di cotone e cuciture sono il risultato di un’intima rivisitazione della tradizione attraverso un procedimento di creazione che l’artista stessa definisce performativo.
Alcuni suoi lavori si rifanno alla pittura tradizionale coreana, come i Sansu-hwa, i dipinti di paesaggi dell’epoca Josen, e i Gwaneum-do, le icone buddiste che rispecchiano i desideri religiosi di benedizione.
Se in passato questi dipinti erano realizzati solitamente da artisti uomini, Sang A Han reinterpreta con una personale chiave creativa e contemporanea l’eredità del cucito, del ricamo e dei tessuti, tecniche tradizionalmente legate ai lavori domestici femminili.
La ricerca di Sang A Han si ispira al quotidiano e al ricordo delle emozioni conosciute nel corso della sua vita di artista, donna e madre. Nei suoi linguaggi visivi, figurativi e simbolici, l’artista non si limita a costruire narrazioni logiche e organizzate, ma ritrae memorie frammentate ed emozioni contraddittorie, concentrandosi soprattutto sui contrasti legati all’amore. Trasforma segmenti di pensieri ed emozioni in scene surreali, dove si possono osservare mani tese o in preghiera, simboli che rimandano al mitologico o al religioso, insieme a forme e linee organiche.
Secondo l’artista, “la linea è l’essenza della pittura tradizionale coreana”. Per dipingere il suo paesaggio interiore, Han usa il pennello e l’ago che rispondono direttamente al suo corpo e ai relativi movimenti. Così, come la forza corporea di impugnare e muovere il pennello si riflette nelle linee tracciate con il Meok, le linee di cucitura – che variano a seconda della forza o della velocità con cui vengono intessute – rivelano il processo performativo attraverso cui l’artista concepisce le proprie opere.
La Galleria Fumagalli dedicherà all’artista una mostra personale nella primavera 2024.
Opere
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Mostre
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