PINO PINELLI
PINO PINELLI
Biografia
Pino Pinelli nasce a Catania nel 1938. Dopo aver concluso gli studi artistici nella città natale, si trasferisce a Milano dove vive e lavora fin dagli anni ’60. La sua ricerca si rivolge fin da subito all’essenza della pittura volendo creare una profondità nella superficie pittorica. Appartengono a questo periodo le serie Topologie e Monocromi (1973-1975) la cui superficie, inizialmente delimitata da una sottile linea di confine, appare mossa da una inquietudine. Queste esperienze lo collocano nella corrente di Pittura Analitica, denominata così dal critico Filiberto Menna. A metà anni ’70 inaugura la stagione della Disseminazione dove la pittura, ridotta a frammenti si colloca, quasi mimando il gesto del seminatore, sulla parete: i frammenti monocromi, quasi scultorei, subiscono nel tempo delle variazioni, passando dalle forme rigorose degli anni ’70 ad altre che sembrano gonfiarsi per una sorta di dilatazione energetica fino alle scaglie della fine degli anni ’80, caratterizzate dalla leggerezza e dalla consueta pelle di velluto che invita alla tattilità.
Pino Pinelli ha esposto le proprie opere in numerose personali in istituzioni, quali: Palazzo Reale e Gallerie d’Italia, Milano (2018), Fondazione Ducci, Roma e MARCA, Catanzaro (2017), Multimedia Art Museum, Mosca e Palazzo della Cultura, Catania (2016), Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Arezzo (2014), Rocca Roverasca, Senigallia (2013), Villa La Versiliana, Marina di Pietrasanta (2010), Palazzo Strozzi, Firenze (2006), Kunstverein Schloss Lamberg, Steyr e Istituto Italiano di Cultura, Londra (2001), Civica Galleria d’Arte Moderna, Gallarate (1999), Kunstverein Villa Frank, Ludwigsburg (1995), Palazzo Alborghetti, Osio Sotto e Teatro Sociale, Bergamo (1994), Palazzo Municipale, Morterone (1989). Tra le collettive più importanti in istituzioni: Rocca Roveresca, Senigallia (2018), Villa Contarini, Piazzola sul Brenta (2017), Palazzo della Gran Guardia, Verona (2016), Palazzo della Permanente, Milano (2014, 2007, 1995), CAMeC, La Spezia (2012), Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova (2009), Istituto Italiano di Cultura, Praga (2005), Palazzo Bricherasio, Torino (2003),
Palazzo Rospigliosi, Roma (2001), Galleria d’Arte Moderna, Bologna (1998), Nouveau Musée d’Art et d’Histoire, Langres (1997), Biblioteca Regionale, Palermo (1990), Kunsthalle, Darmstadt (1988), Kunstverein, Francoforte e Kunstverein, Hannover (1986), Centre National d’Art Contemporain Villa Arson, Nizza (1985), Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Verona (1982), Palazzo delle Esposizioni, Roma (1981), Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (1978), Galleria Civica d’Arte Moderna, Torino (1977), Galleria Civica, Modena (1976). Pino Pinelli ha partecipato alle rassegne internazionali quali Biennale di Venezia (1997, 1986), Quadriennale di Roma (2005, 1986). La collaborazione con Galleria Fumagalli ha inizio nel 1994 con l’allestimento della sua mostra personale, contemporaneamente a un’ampia esposizione presso gli spazi pubblici del Teatro Sociale di Bergamo. Le rassegne sono accompagnate da un catalogo curato da Giovanni Maria Accame. Nel 1999 la galleria dedica a Pinelli una seconda personale e pubblica un volume con testo di Marco Meneguzzo.
Biografia
Pino Pinelli nasce a Catania nel 1938. Dopo aver concluso gli studi artistici nella città natale, si trasferisce a Milano dove vive e lavora fin dagli anni ’60. La sua ricerca si rivolge fin da subito all’essenza della pittura volendo creare una profondità nella superficie pittorica. Appartengono a questo periodo le serie Topologie e Monocromi (1973-1975) la cui superficie, inizialmente delimitata da una sottile linea di confine, appare mossa da una inquietudine. Queste esperienze lo collocano nella corrente di Pittura Analitica, denominata così dal critico Filiberto Menna. A metà anni ’70 inaugura la stagione della Disseminazione dove la pittura, ridotta a frammenti si colloca, quasi mimando il gesto del seminatore, sulla parete: i frammenti monocromi, quasi scultorei, subiscono nel tempo delle variazioni, passando dalle forme rigorose degli anni ’70 ad altre che sembrano gonfiarsi per una sorta di dilatazione energetica fino alle scaglie della fine degli anni ’80, caratterizzate dalla leggerezza e dalla consueta pelle di velluto che invita alla tattilità.
Pino Pinelli ha esposto le proprie opere in numerose personali in istituzioni, quali: Palazzo Reale e Gallerie d’Italia, Milano (2018), Fondazione Ducci, Roma e MARCA, Catanzaro (2017), Multimedia Art Museum, Mosca e Palazzo della Cultura, Catania (2016), Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Arezzo (2014), Rocca Roverasca, Senigallia (2013), Villa La Versiliana, Marina di Pietrasanta (2010), Palazzo Strozzi, Firenze (2006), Kunstverein Schloss Lamberg, Steyr e Istituto Italiano di Cultura, Londra (2001), Civica Galleria d’Arte Moderna, Gallarate (1999), Kunstverein Villa Frank, Ludwigsburg (1995), Palazzo Alborghetti, Osio Sotto e Teatro Sociale, Bergamo (1994), Palazzo Municipale, Morterone (1989). Tra le collettive più importanti in istituzioni: Rocca Roveresca, Senigallia (2018), Villa Contarini, Piazzola sul Brenta (2017), Palazzo della Gran Guardia, Verona (2016), Palazzo della Permanente, Milano (2014, 2007, 1995), CAMeC, La Spezia (2012), Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova (2009), Istituto Italiano di Cultura, Praga (2005), Palazzo Bricherasio, Torino (2003),
Palazzo Rospigliosi, Roma (2001), Galleria d’Arte Moderna, Bologna (1998), Nouveau Musée d’Art et d’Histoire, Langres (1997), Biblioteca Regionale, Palermo (1990), Kunsthalle, Darmstadt (1988), Kunstverein, Francoforte e Kunstverein, Hannover (1986), Centre National d’Art Contemporain Villa Arson, Nizza (1985), Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Verona (1982), Palazzo delle Esposizioni, Roma (1981), Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (1978), Galleria Civica d’Arte Moderna, Torino (1977), Galleria Civica, Modena (1976). Pino Pinelli ha partecipato alle rassegne internazionali quali Biennale di Venezia (1997, 1986), Quadriennale di Roma (2005, 1986). La collaborazione con Galleria Fumagalli ha inizio nel 1994 con l’allestimento della sua mostra personale, contemporaneamente a un’ampia esposizione presso gli spazi pubblici del Teatro Sociale di Bergamo. Le rassegne sono accompagnate da un catalogo curato da Giovanni Maria Accame. Nel 1999 la galleria dedica a Pinelli una seconda personale e pubblica un volume con testo di Marco Meneguzzo.
Mostre
MOSTRE PERSONALI
MOSTRE COLLETTIVE
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