Enrico Castellani

By 14 Agosto 2016 Artisti esposti

ENRICO CASTELLANI

ENRICO CASTELLANI

Biografia

Enrico Castellani nasce a Castelmassa, in provincia di Rovigo, nel 1930 e muore a Celleno nel 2017. Nei primi anni ’50 studia arte e architettura in Belgio all’Académie Royale des Beaux-Arts e all’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts, avviando molto presto una pratica artistica al confine tra pittura, scultura e architettura, alla ricerca di un nuovo paradigma. Attivo nella nuova scena milanese di fine anni ’50, stringe rapporti di amicizia e collaborazione con Piero Manzoni col quale nel 1959 fonda la rivista Azimuth e la quasi omonima galleria Azimut, proponendo un azzeramento totale dell’esperienza artistica precedente. In quell’anno Enrico Castellani produce la sua prima superficie estroflessa sondando le potenzialità della tela in massima tensione: Superficie nera. Al nero succede poi il bianco con i suoi giochi di ombre e luci e la ripetizione seriale di ritmi compositivi, inaugurando così una poetica della “ripetizione differente”. «Il bianco per me non è un colore, ma la sua assenza. Nei miei lavori tendo a essere il più oggettivo possibile. Le opere esistono per se stesse, non sono destinate a trasmettere alcun messaggio».

Enrico Castellani espone in istituzioni di tutto il mondo, tra le personali: Musée d’Art Moderne, Saint-Étienne (2012), Ca’ Pesaro, Venezia (con Günther Uecker, 2012), Auditorium Parco della Musica, Roma (2006), The Pushkin State Museum of Fine Arts, Mosca (2005), Fondazione Prada, Milano (2001), Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento (1999), Palazzo Fabroni, Pistoia (1996). Tra le mostre collettive più prestigiose: Palazzo Strozzi, Firenze (2018), Solomon R. Guggenheim Museum, New York (2014), Palazzo Grassi, Venezia e Museum of Contemporary Art, Chicago (2008), Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato (1998), Guggenheim Museum, New York e La Triennale, Milano (1994), Centro de arte Reina Sofia, Madrid (1990), Museo d’Arte Contemporanea Castello di Rivoli, Torino (1984), Centre Georges Pompidou, Parigi (1981), Museum of Modern Art, New York (1965), Stedelijk Museum, Amsterdam (1965, 1962), Palazzo Querini-Stampalia, Venezia (1963), Städtisches Museum, Schloss Morsbroich, Leverkusen (1960).

Numerose le rassegne internazionali collettive: Biennale di Venezia (2003, 1993, 1984, 1966, 1964), Documenta IV (1968), Biennale di San Paolo (1965). Nel 2010 riceve dal Principe Hitachi, Patrono Onorario della Japan Art Association, il Praemium Imperiale per la Pittura. Dal 1997 Galleria Fumagalli di Bergamo inaugura tre esposizioni personali dedicate a Enrico Castellani. Quella del 1997 è accompagnata da un catalogo con testi di Annamaria Maggi e Marco Meneguzzo. Nel 2001 è organizzata la seconda personale con una pubblicazione che ne documenta il lavoro dal 1959 al 2000; nello stesso anno, in coedizione con Galleria Niccoli di Parma, la Fumagalli propone la ristampa anastatica dei due numeri della rivista Azimuth del 1959-60. Del 2006 è la terza personale dell’artista. Nel 2011 partecipa alla collettiva “ACMN. Giovanni Anselmo, Enrico Castellani, Maurizio Mochetti, Maurizio Nannucci”, di cui è pubblicato il catalogo nel 2018.

Visualizza curriculum →

Biografia

Enrico Castellani nasce a Castelmassa, in provincia di Rovigo, nel 1930 e muore a Celleno nel 2017. Nei primi anni ’50 studia arte e architettura in Belgio all’Académie Royale des Beaux-Arts e all’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts, avviando molto presto una pratica artistica al confine tra pittura, scultura e architettura, alla ricerca di un nuovo paradigma. Attivo nella nuova scena milanese di fine anni ’50, stringe rapporti di amicizia e collaborazione con Piero Manzoni col quale nel 1959 fonda la rivista Azimuth e la quasi omonima galleria Azimut, proponendo un azzeramento totale dell’esperienza artistica precedente. In quell’anno Enrico Castellani produce la sua prima superficie estroflessa sondando le potenzialità della tela in massima tensione: Superficie nera. Al nero succede poi il bianco con i suoi giochi di ombre e luci e la ripetizione seriale di ritmi compositivi, inaugurando così una poetica della “ripetizione differente”. «Il bianco per me non è un colore, ma la sua assenza. Nei miei lavori tendo a essere il più oggettivo possibile. Le opere esistono per se stesse, non sono destinate a trasmettere alcun messaggio».

Enrico Castellani espone in istituzioni di tutto il mondo, tra le personali: Musée d’Art Moderne, Saint-Étienne (2012), Ca’ Pesaro, Venezia (con Günther Uecker, 2012), Auditorium Parco della Musica, Roma (2006), The Pushkin State Museum of Fine Arts, Mosca (2005), Fondazione Prada, Milano (2001), Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento (1999), Palazzo Fabroni, Pistoia (1996). Tra le mostre collettive più prestigiose: Palazzo Strozzi, Firenze (2018), Solomon R. Guggenheim Museum, New York (2014), Palazzo Grassi, Venezia e Museum of Contemporary Art, Chicago (2008), Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato (1998), Guggenheim Museum, New York e La Triennale, Milano (1994), Centro de arte Reina Sofia, Madrid (1990), Museo d’Arte Contemporanea Castello di Rivoli, Torino (1984), Centre Georges Pompidou, Parigi (1981), Museum of Modern Art, New York (1965), Stedelijk Museum, Amsterdam (1965, 1962), Palazzo Querini-Stampalia, Venezia (1963), Städtisches Museum, Schloss Morsbroich, Leverkusen (1960).

Numerose le rassegne internazionali collettive: Biennale di Venezia (2003, 1993, 1984, 1966, 1964), Documenta IV (1968), Biennale di San Paolo (1965). Nel 2010 riceve dal Principe Hitachi, Patrono Onorario della Japan Art Association, il Praemium Imperiale per la Pittura. Dal 1997 Galleria Fumagalli di Bergamo inaugura tre esposizioni personali dedicate a Enrico Castellani. Quella del 1997 è accompagnata da un catalogo con testi di Annamaria Maggi e Marco Meneguzzo. Nel 2001 è organizzata la seconda personale con una pubblicazione che ne documenta il lavoro dal 1959 al 2000; nello stesso anno, in coedizione con Galleria Niccoli di Parma, la Fumagalli propone la ristampa anastatica dei due numeri della rivista Azimuth del 1959-60. Del 2006 è la terza personale dell’artista. Nel 2011 partecipa alla collettiva “ACMN. Giovanni Anselmo, Enrico Castellani, Maurizio Mochetti, Maurizio Nannucci”, di cui è pubblicato il catalogo nel 2018.

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Opere

Enrico Castellani, Superficie blu, 1965.  Acrilico su tela estroflessa, 50x50 cm
Enrico Castellani, Superficie blu, 1965
Acrilico su tela estroflessa, 50x50 cm
Enrico Castellani, Superficie rossa, 1999.  Acrilico su tela estroflessa, 130x180 cm
Enrico Castellani, Superficie rossa, 1999
Acrilico su tela estroflessa, 130x180 cm
Enrico Castellani, Superficie bianca, 1995.  Acrilico su tela estroflessa, 120x100 cm
Enrico Castellani, Superficie bianca, 1995
Acrilico su tela estroflessa, 120x100 cm
Enrico Castellani, Superficie bianca, 2003.  Acrilico su tela estroflessa, 180x240 cm
Enrico Castellani, Superficie bianca, 2003
Acrilico su tela estroflessa, 180x240 cm

Opere

Enrico Castellani, Superficie blu, 1965. Acrilico su tela estroflessa, 50x50 cm

Enrico Castellani, Superficie blu, 1965. Acrilico su tela estroflessa, 50x50 cm

Enrico Castellani, Superficie rossa, 1999. Acrilico su tela estroflessa, 130x180 cm

Enrico Castellani, Superficie rossa, 1999. Acrilico su tela estroflessa, 130x180 cm

Enrico Castellani, Superficie bianca, 1995. Acrilico su tela estroflessa, 120x100 cm

Enrico Castellani, Superficie bianca, 1995. Acrilico su tela estroflessa, 120x100 cm

Enrico Castellani, Superficie bianca, 2003. Acrilico su tela estroflessa, 180x240 cm

Enrico Castellani, Superficie bianca, 2003. Acrilico su tela estroflessa, 180x240 cm

Mostre

MOSTRE PERSONALI

ENRICO CASTELLANI
Opere recenti

Inaugurazione 11 novembre 2006
Dal 14 novembre 2006 al 10 gennaio 2007

Vai a mostra  →

ENRICO CASTELLANI

Inaugurazione 29 settembre 2001
Dal 2 ottobre al 19 novembre 2001

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ENRICO CASTELLANI
Opere 1959-1997

Marzo 1997

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MOSTRE COLLETTIVE

Sistema – Dematerializzazione – Testo

Inaugurazione 7 settembre 2021
Dall’8 settembre al 5 novembre 2021

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A Personal View of Abstract Painting and Sculpture

Inaugurazione 25 maggio 2016
Dal 26 maggio al 10 settembre 2016

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ACMN – Anselmo, Castellani, Mochetti, Nannucci

Inaugurazione 18 maggio 2011
Dal 31 maggio al 22 ottobre 2011

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AAVV:30

Inaugurazione 27 novembre 2004
Dal 30 novembre 2004 al 20 gennaio 2005

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Mostre

MOSTRE PERSONALI

ENRICO CASTELLANI
Opere recenti

Inaugurazione 11 novembre 2006
Dal 14 novembre 2006 al 10 gennaio 2007

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ENRICO CASTELLANI

Inaugurazione 29 settembre 2001
Dal 2 ottobre al 19 novembre 2001

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ENRICO CASTELLANI
Opere 1959-1997

Marzo 1997

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MOSTRE COLLETTIVE

Sistema – Dematerializzazione – Testo

Inaugurazione 7 settembre 2021
Dall’8 settembre al 5 novembre 2021

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A Personal View of Abstract Painting and Sculpture

Inaugurazione 25 maggio 2016
Dal 26 maggio al 10 settembre 2016

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ACMN – Anselmo, Castellani, Mochetti, Nannucci

Inaugurazione 18 maggio 2011
Dal 31 maggio al 22 ottobre 2011

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AAVV:30

Inaugurazione 27 novembre 2004
Dal 30 novembre 2004 al 20 gennaio 2005

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    aus den 1960er/70er Jahren ist. Insgesamt sind die meisten Gäste der Meinung, dass die Bemühungen des Personals positiv zu ihrem Aufenthalt beitragen, trotz
    einiger vereinzelter Fälle von weniger als idealen Interaktionen.
    Dieses klimatisierte Zweibettzimmer verfügt über einen Flachbild-Kabel-TV, ein eigenes Bad und einen Balkon mit Gartenblick.
    Die geräumige, klimatisierte Suite bietet einen Flachbild-Kabel-TV, schallisolierte Wände,
    eine Minibar und einen Sitzbereich. Diese Suite
    bietet ein eigenes Bad mit einer Badewanne oder einer Dusche,
    einem Bidet und einem Haartrockner sowie kostenlose Pflegeprodukte
    und Bademäntel. Dieses Familienzimmer hat ein eigenes Bad mit einer Badewanne oder einer Dusche,
    einem Bidet, einem Haartrockner, kostenlosen Pflegeprodukten und Bademänteln. Dieses
    Zimmer bietet Panoramablick auf die umliegenden Berge.Bitte beachten Sie, dass für diese Zimmerkategorie keine Zustellbetten verfügbar sind.
    Dieses Zimmer bietet eine malerische Aussicht auf den Garten.Bitte beachten Sie,
    dass für diese Zimmerkategorie keine Zustellbetten verfügbar sind.

    Der größte semitropische Regenwald der Erde, auf Madeira beheimatet und zum UNESCO-Weltkulturerbe ernannt.
    Das Dockside ist der ideale Ort für einen erholsamen Tag. Hier finden an besonderen Terminen auch die
    Galadinner statt, aber selbst an normalen Abenden erfordert die Kleiderordnung beim Abendessen ein wenig Sorgfalt,
    wodurch bei Ihrer Mahlzeit ein etwas eleganteres Ambiente entsteht.

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