GIANFRANCO PARDI
GIANFRANCO PARDI
Biografia
Gianfranco Pardi nasce nel 1933 a Milano, dove muore nel 2012. Sin dagli anni ’60 la sua ricerca artistica si individua nell’integrazione di disegno, pittura e scultura in una dimensione spaziale di respiro architettonico. Fondamentale è la rilettura delle avanguardie storiche come l’Astrattismo, il Costruttivismo o il Neoplasticismo, riscontrabile nel segno geometrico non rigido, aperto, capace di dare corpo a un pensiero costruttivo. Partendo da una rigorosa progettazione, l’artista rivela dinamiche e rapporti di forma e materia: interni architettonici immaginari, sculture rigidamente geometriche o biomorfiche, connubi di costruzioni architettoniche e ambienti naturali. Negli anni ’70, Gianfranco Pardi sviluppa le Architetture, opere di equilibrio e tensione che organizzano sulla tela un gioco di campiture cromatiche e tiranti in acciaio, fondando quindi lo spazio attraverso la pittura. Tra la fine degli anni ’80 e i primi ’90 lavora alle serie Cinema, Monk e Maschere, utilizzando principalmente supporti in ferro, seguite dai cicli intitolati Nagjma, ispirati alla luce e alla notte di Tangeri, e Box, lavori realizzati con scatole di cartone.
Gianfranco Pardi ha esposto le proprie opere in mostre personali in importanti istituzioni quali: Fondazione Marconi, Milano (2014, 2011, 2006), Frankfurter Kunstverein, Francoforte, Museum Bochum, Bochum e Kulturhistorisches Museum, Straslund (1999), Palazzo Reale, Milano (1998), Palazzo Comunale, Venzone, Udine (1993), Galleria Comunale di Arte Contemporanea, Arezzo (1986), Università di Parma, Parma (1984), Galleria d’Arte Contemporanea, Suzzara (1983), Università di Pescara, Pescara (1974), Salone Annunciata, Milano (1970). Tra le collettive più importanti: Galleria Civica, Modena (2017), Museo della Permanente, Milano (2014), Palazzo Reale, Milano (2012), Palazzo Pallavicini Rospigliosi, Roma (2001), Castello Visconteo, Pavia (1998), Palazzo della Provincia, Torino (1995), La Triennale, Milano (1992), PAC, Milano (1989), Palazzo dell’Arte, Mosca (1988), Middelheim Museum, Anversa (1987), Galleria d’Arte Moderna, Bologna (1982), Palazzo delle Esposizioni, Roma (1981), GAM, Torino (1977), Museo d’arte moderna, Città del Messico (1971), Institute of Fine Arts, Sidney (1969). Ha partecipato alle rassegne internazionali Biennale di Venezia (2011, 1986) e Quadriennale di Roma (1986).
La collaborazione tra Pardi e Galleria Fumagalli inizia nel 1994 con la prima personale e la pubblicazione del catalogo con testo di Giovanni Maria Accame. Prosegue nel 1996 con una seconda mostra e il catalogo con intervista di Marco Meneguzzo. Nel 1999, Galleria Fumagalli realizza il volume, con testi di Hans Gunter Golinski, Marco Meneguzzo e Peter Weiermair, per le retrospettive in Germania alla Kunstverein di Frankfurt, al Museum Bochum e al Kulturhistorisches Museum Stralsund. Sempre nel 1999 la galleria propone il libro “Da Saint-Victoire a Tangeri – Il viaggio di Pardi”, con testo di Giorgio De Michelis, e la mostra accompagnata dal volume “Box”. Nel 2002 è allestita una mostra con la scultura in ferro Sheets e pubblicata un’ampia monografia a cura di Marco Meneguzzo. Nel 2004, Galleria Fumagalli presenta una serie di fotografie inedite su Tangeri e pubblica il libro “Ne pleure celui qui connut Tanger…”. Nel 2006 è allestita una mostra personale presso la Fumagalli e la Fondazione Marconi di Milano. Nel 2008 un’altra esposizione si divide tra gli spazi della galleria a Bergamo e quelli della Galleria Giò Marconi di Milano e vengono editati due volumi “Opere 1970/77” e “Opere 2003/08” entrambi con testi di Bruno Corà.
Biografia
Gianfranco Pardi nasce nel 1933 a Milano, dove muore nel 2012. Sin dagli anni ’60 la sua ricerca artistica si individua nell’integrazione di disegno, pittura e scultura in una dimensione spaziale di respiro architettonico. Fondamentale è la rilettura delle avanguardie storiche come l’Astrattismo, il Costruttivismo o il Neoplasticismo, riscontrabile nel segno geometrico non rigido, aperto, capace di dare corpo a un pensiero costruttivo. Partendo da una rigorosa progettazione, l’artista rivela dinamiche e rapporti di forma e materia: interni architettonici immaginari, sculture rigidamente geometriche o biomorfiche, connubi di costruzioni architettoniche e ambienti naturali. Negli anni ’70, Gianfranco Pardi sviluppa le Architetture, opere di equilibrio e tensione che organizzano sulla tela un gioco di campiture cromatiche e tiranti in acciaio, fondando quindi lo spazio attraverso la pittura. Tra la fine degli anni ’80 e i primi ’90 lavora alle serie Cinema, Monk e Maschere, utilizzando principalmente supporti in ferro, seguite dai cicli intitolati Nagjma, ispirati alla luce e alla notte di Tangeri, e Box, lavori realizzati con scatole di cartone.
Gianfranco Pardi ha esposto le proprie opere in mostre personali in importanti istituzioni quali: Fondazione Marconi, Milano (2014, 2011, 2006), Frankfurter Kunstverein, Francoforte, Museum Bochum, Bochum e Kulturhistorisches Museum, Straslund (1999), Palazzo Reale, Milano (1998), Palazzo Comunale, Venzone, Udine (1993), Galleria Comunale di Arte Contemporanea, Arezzo (1986), Università di Parma, Parma (1984), Galleria d’Arte Contemporanea, Suzzara (1983), Università di Pescara, Pescara (1974), Salone Annunciata, Milano (1970). Tra le collettive più importanti: Galleria Civica, Modena (2017), Museo della Permanente, Milano (2014), Palazzo Reale, Milano (2012), Palazzo Pallavicini Rospigliosi, Roma (2001), Castello Visconteo, Pavia (1998), Palazzo della Provincia, Torino (1995), La Triennale, Milano (1992), PAC, Milano (1989), Palazzo dell’Arte, Mosca (1988), Middelheim Museum, Anversa (1987), Galleria d’Arte Moderna, Bologna (1982), Palazzo delle Esposizioni, Roma (1981), GAM, Torino (1977), Museo d’arte moderna, Città del Messico (1971), Institute of Fine Arts, Sidney (1969). Ha partecipato alle rassegne internazionali Biennale di Venezia (2011, 1986) e Quadriennale di Roma (1986).
La collaborazione tra Pardi e Galleria Fumagalli inizia nel 1994 con la prima personale e la pubblicazione del catalogo con testo di Giovanni Maria Accame. Prosegue nel 1996 con una seconda mostra e il catalogo con intervista di Marco Meneguzzo. Nel 1999, Galleria Fumagalli realizza il volume, con testi di Hans Gunter Golinski, Marco Meneguzzo e Peter Weiermair, per le retrospettive in Germania alla Kunstverein di Frankfurt, al Museum Bochum e al Kulturhistorisches Museum Stralsund. Sempre nel 1999 la galleria propone il libro “Da Saint-Victoire a Tangeri – Il viaggio di Pardi”, con testo di Giorgio De Michelis, e la mostra accompagnata dal volume “Box”. Nel 2002 è allestita una mostra con la scultura in ferro Sheets e pubblicata un’ampia monografia a cura di Marco Meneguzzo. Nel 2004, Galleria Fumagalli presenta una serie di fotografie inedite su Tangeri e pubblica il libro “Ne pleure celui qui connut Tanger…”. Nel 2006 è allestita una mostra personale presso la Fumagalli e la Fondazione Marconi di Milano. Nel 2008 un’altra esposizione si divide tra gli spazi della galleria a Bergamo e quelli della Galleria Giò Marconi di Milano e vengono editati due volumi “Opere 1970/77” e “Opere 2003/08” entrambi con testi di Bruno Corà.
Opere
Opere
Mostre
MOSTRE PERSONALI
GIANFRANCO PARDI
Architetture, 1970-1977 e opere
Inaugurazione 20 settembre 2008
Dal 23 settembre al 26 ottobre 2008
GIANFRANCO PARDI
Opere 2004/2006
Inaugurazione 26 maggio 2006
Dal 27 maggio al 28 luglio 2006
MOSTRE COLLETTIVE
Visioni. 20 artisti a Sant’Agostino
Inaugurazione 8 aprile 2005
Dal 9 aprile all’11 giugno 2005
Mostre
MOSTRE PERSONALI
GIANFRANCO PARDI
Architetture, 1970-1977 e opere
Inaugurazione 20 settembre 2008
Dal 23 settembre al 26 ottobre 2008
GIANFRANCO PARDI
Opere 2004/2006
Inaugurazione 26 maggio 2006
Dal 27 maggio al 28 luglio 2006
MOSTRE COLLETTIVE
Visioni. 20 artisti a Sant’Agostino
Inaugurazione 8 aprile 2005
Dal 9 aprile all’11 giugno 2005