DENNIS OPPENHEIM
DENNIS OPPENHEIM

Biografia
Dennis Oppenheim nasce a Electric City, Washington, nel 1938 e muore a New York nel 2011. Frequenta il California College of Art and Crafts a Oakland e la Stanford University. Nel 1966 si trasferisce a New York dove stringe contatti con gli ambienti artistici d’avanguardia. Dal 1967, anno in cui realizza il suo primo Earthwork, fino ai primi anni ’70 esegue una serie d’interventi sul paesaggio naturale senza alterarlo permanentemente, con materiali che si degradano e che restituiscono un carattere di transitorietà. Unica traccia tangibile dell’operare artistico è costituita dalla documentazione fotografica e cinematografica. Nel corso degli anni ’70, dalla Land Art sposta il suo interesse alla Body Art: nel 1970 realizza l’opera Reading position for Second Degree Burn per la quale si sdraia, con un libro aperto sul torace, per diverse ore alla luce del sole che delinea la traccia del suo passaggio sul corpo. L’artista sperimenta anche il video e la performance, realizzando lavori che giocano con luci e suoni e che riflettono sui concetti di tempo e genetica. Nel corso degli anni ’80 e ’90 realizza installazioni su larga scala che raffigurano oggetti comuni ma distorti e che sembrano sfidare i limiti della fisica. Tale interesse verso lo spazio tridimensionale e la sua percezione si ritrovano anche in opere più recenti, come la Radiant Fountains (2010) all’ingresso dell’aeroporto internazionale di Bush a Houston (Texas) con stringhe di luce a LED e sfere in acrilico.
La prima mostra personale di Dennis Oppenheim è del 1968 alla John Gibson Gallery, New York, seguita da numerose personali in istituzioni pubbliche e private di tutto il mondo: Musée des Beaux-Arts, Caen (2019), Guild Hall, East Hampton NY (2018), Art Institute of Chicago (2016), MAMCO, Ginevra (2015, 1996), Yorkshire Sculpture Park, West Bretton (2013), Musée d’Art Moderne et Contemporain, Saint-Etienne (2011), MARCA, Catanzaro (2009), Neuberger Museum, New York (2006), Centro de Arte Reina Sofia, Madrid (2005), Whitney Museum of American Art, New York (2003), Irish Museum of Modern Art, Dublino (2001), Kunsthalle Hamburg (1999), Museum of Contemporary Art, North Miami e Museo de Arte Carrillo Gil, Città del Messico (1998), Los Angeles County Museum of Art (1997), Rijksmusuem Kroller-Muller, Otterlo e Mannheimer Kunstverein, Mannheim (1996), Musée d’Art Moderne de Lille (1994), Museum of Fine Arts, Houston (1992), Institute for Contemporary Art, Long Island City (1991), Tel Aviv Museum e Museum of Modern Art, San Francisco (1984), Seattle Art Museum, Seattle (1983), Vancouver Art Gallery (1982), Musée d’Art et d’Histoire, Ginevra (1982, 1980), Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris e The Israel Museum, Gerusalemme (1979), Musée d’art contemporain, Montréal (1978), Museum Boymans-van-Beuningen, Rotterdam (1976), Palais des Beaux-Arts, Bruxelles (1975), Stedelijk Museum, Amsterdam (1974), Tate Gallery, Londra (1972).
Tra le collettive in istituzioni, si ricordano: Smithsonian American Art Museum, Washington D.C. (2019), MAMAC, Nizza (2018), Musée d’art contemporain, Marsiglia (2017), Tate Modern, Londra e National Gallery of Art, Washington D.C. (2016), Lille Métropole Musée d’art moderne, Villeneuve d’Ascq (2015), Museum of Contemporary Art, Chicago (2014), Centre Georges Pompidou, Metz (2013), The Museum of Contemporary Art, Los Angeles (2012), Museum of Modern Art, New York (2011, 2007), Museo Nacional de Arte Reina Sofia, Madrid (2010), The National Museum of Modern Art, Tokyo (2009), Institute of Contemporary Art, Philadelphia (2008), Centre Georges Pompidou, Parigi (2006), Kunsthalle, Vienna (2005), The National Museum of Modern Art, Kyoto (2004), Kunsthalle, Dusseldorf, (2003), Musée d’art Contemporain, Bordeaux (2002), Metropolitan Museum of Art, New York (2001), Centre de Cultura Contemporània, Barcellona (2000). Dennis Oppenheim ha anche partecipato a prestigiose rassegne internazionali quali: Biennale di Valencia (2003), Biennale di Venezia (1997, 1980), Biennale di Johannesburg (1997), Documenta, Kassel (1977, 1972). La collaborazione con Galleria Fumagalli inizia nel 2010 in occasione della prima mostra personale “Material Interchange. Opere 1968-1974”. Nel 2013 è organizzata una seconda personale presso il Museo Pecci di Milano, in collaborazione con Spazioborgogno.
Biografia
Dennis Oppenheim nasce a Electric City, Washington, nel 1938 e muore a New York nel 2011. Frequenta il California College of Art and Crafts a Oakland e la Stanford University. Nel 1966 si trasferisce a New York dove stringe contatti con gli ambienti artistici d’avanguardia. Dal 1967, anno in cui realizza il suo primo Earthwork, fino ai primi anni ’70 esegue una serie d’interventi sul paesaggio naturale senza alterarlo permanentemente, con materiali che si degradano e che restituiscono un carattere di transitorietà. Unica traccia tangibile dell’operare artistico è costituita dalla documentazione fotografica e cinematografica. Nel corso degli anni ’70, dalla Land Art sposta il suo interesse alla Body Art: nel 1970 realizza l’opera Reading position for Second Degree Burn per la quale si sdraia, con un libro aperto sul torace, per diverse ore alla luce del sole che delinea la traccia del suo passaggio sul corpo. L’artista sperimenta anche il video e la performance, realizzando lavori che giocano con luci e suoni e che riflettono sui concetti di tempo e genetica. Nel corso degli anni ’80 e ’90 realizza installazioni su larga scala che raffigurano oggetti comuni ma distorti e che sembrano sfidare i limiti della fisica. Tale interesse verso lo spazio tridimensionale e la sua percezione si ritrovano anche in opere più recenti, come la Radiant Fountains (2010) all’ingresso dell’aeroporto internazionale di Bush a Houston (Texas) con stringhe di luce a LED e sfere in acrilico.
La prima mostra personale di Dennis Oppenheim è del 1968 alla John Gibson Gallery, New York, seguita da numerose personali in istituzioni pubbliche e private di tutto il mondo: Musée des Beaux-Arts, Caen (2019), Guild Hall, East Hampton NY (2018), Art Institute of Chicago (2016), MAMCO, Ginevra (2015, 1996), Yorkshire Sculpture Park, West Bretton (2013), Musée d’Art Moderne et Contemporain, Saint-Etienne (2011), MARCA, Catanzaro (2009), Neuberger Museum, New York (2006), Centro de Arte Reina Sofia, Madrid (2005), Whitney Museum of American Art, New York (2003), Irish Museum of Modern Art, Dublino (2001), Kunsthalle Hamburg (1999), Museum of Contemporary Art, North Miami e Museo de Arte Carrillo Gil, Città del Messico (1998), Los Angeles County Museum of Art (1997), Rijksmusuem Kroller-Muller, Otterlo e Mannheimer Kunstverein, Mannheim (1996), Musée d’Art Moderne de Lille (1994), Museum of Fine Arts, Houston (1992), Institute for Contemporary Art, Long Island City (1991), Tel Aviv Museum e Museum of Modern Art, San Francisco (1984), Seattle Art Museum, Seattle (1983), Vancouver Art Gallery (1982), Musée d’Art et d’Histoire, Ginevra (1982, 1980), Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris e The Israel Museum, Gerusalemme (1979), Musée d’art contemporain, Montréal (1978), Museum Boymans-van-Beuningen, Rotterdam (1976), Palais des Beaux-Arts, Bruxelles (1975), Stedelijk Museum, Amsterdam (1974), Tate Gallery, Londra (1972).
Tra le collettive in istituzioni, si ricordano: Smithsonian American Art Museum, Washington D.C. (2019), MAMAC, Nizza (2018), Musée d’art contemporain, Marsiglia (2017), Tate Modern, Londra e National Gallery of Art, Washington D.C. (2016), Lille Métropole Musée d’art moderne, Villeneuve d’Ascq (2015), Museum of Contemporary Art, Chicago (2014), Centre Georges Pompidou, Metz (2013), The Museum of Contemporary Art, Los Angeles (2012), Museum of Modern Art, New York (2011, 2007), Museo Nacional de Arte Reina Sofia, Madrid (2010), The National Museum of Modern Art, Tokyo (2009), Institute of Contemporary Art, Philadelphia (2008), Centre Georges Pompidou, Parigi (2006), Kunsthalle, Vienna (2005), The National Museum of Modern Art, Kyoto (2004), Kunsthalle, Dusseldorf, (2003), Musée d’art Contemporain, Bordeaux (2002), Metropolitan Museum of Art, New York (2001), Centre de Cultura Contemporània, Barcellona (2000). Dennis Oppenheim ha anche partecipato a prestigiose rassegne internazionali quali: Biennale di Valencia (2003), Biennale di Venezia (1997, 1980), Biennale di Johannesburg (1997), Documenta, Kassel (1977, 1972). La collaborazione con Galleria Fumagalli inizia nel 2010 in occasione della prima mostra personale “Material Interchange. Opere 1968-1974”. Nel 2013 è organizzata una seconda personale presso il Museo Pecci di Milano, in collaborazione con Spazioborgogno.
Opere
Opere
Press
Domus
Aprile 2010
“Dennis Oppenheim. Da Electric City a Electric Kisses. Una vicenda artistica e architettonica”
Press
Domus
Aprile 2010
“Dennis Oppenheim. Da Electric City a Electric Kisses. Una vicenda artistica e architettonica”
Mostre
MOSTRE PERSONALI

DENNIS OPPENHEIM
Sculture 1979-2006
Inaugurazione 3 ottobre 2013
Dal 4 ottobre al 23 novembre 2013

DENNIS OPPENHEIM
Material Interchange. Opere 1968/1974
Inaugurazione 5 giugno 2010
Dal’8 giugno al 20 novembre 2010
MOSTRE COLLETTIVE

Corpi in azione / Corpi in visione
Esperienze e indagini artistiche 1965/1980
Inaugurazione 18 aprile 2013
Dal 19 aprile al 15 giugno 2013
Mostre
MOSTRE PERSONALI

DENNIS OPPENHEIM
Sculture 1979-2006
Inaugurazione 3 ottobre 2013
Dal 4 ottobre al 23 novembre 2013

DENNIS OPPENHEIM
Material Interchange. Opere 1968/1974
Inaugurazione 5 giugno 2010
Dal’8 giugno al 20 novembre 2010
MOSTRE COLLETTIVE

Corpi in azione / Corpi in visione
Esperienze e indagini artistiche 1965/1980
Inaugurazione 18 aprile 2013
Dal 19 aprile al 15 giugno 2013