NIDAA BADWAN
NIDAA BADWAN

Biografia
Nidaa Badwan è un’artista palestinese, nata ad Abu Dhabi nel 1987, cresciuta nella striscia di Gaza e cittadina italiana.
La ricerca artistica di Nidaa Badwan è profondamente influenzata dall’esperienza di crescita nei territori martoriati palestinesi. Nel 2013 non volendo sottostare alle imposizioni che il regime di Hamas attua in particolare nei confronti delle donne, decide di isolarsi per diversi mesi nella sua camera a Gaza, per perseguire attraverso la forzata clausura autoimposta un’esperienza di libertà artistica; la continua ricerca di introspezione le permette, quindi, di ricongiungersi con il proprio io, con le proprie emozioni e intime vocazioni. Da qui nasce la serie di scatti Cento giorni di solitudine del 2016 (pubblicata, tra gli altri, sulla prima pagina del New York Times). Gli scatti intensi e drammatici resi con l’uso magistrale della luce che filtra nell’ambiente buio e angusto dove l’artista si è ritirata, documentano momenti quotidiani di meditata clausura, di resistenza e pacifica ribellione alla violenza e repressione esterna.
«Credo che ogni cosa, anche la più semplice delle cose, possa essere riformulata in maniera artistica. L’arte è la forza creatrice che ci permette di rimodellare ciò che è normale e riformularlo in maniera che diventi anormale. L’arte mi permette di essere libera dalla mia comunità e di trovare uno spazio per la mia libertà di espressione.» Nidaa Badwan
La serie Cento giorni di solitudine è seguita nel 2020 dal ciclo Le Oscure Notti dell’Anima e nel 2021 dalla serie The Game che omaggia il sommo poeta Dante Alighieri nel 700° anniversario della morte. Nel 2023 il Museo for Art in Wood di Philadelphia commissiona a Nidaa Badwan un progetto dedicato alla Mashrabiya (nell’architettura islamica una griglia in legno che salvaguarda gli ambienti abitati dalle donne dagli occhi indiscreti): Nidaa Badwan sovverte la regola proponendo il ciclo Love behind the Mashrabiya in cui la griglia di legno facendosi più rada, non cela nulla, anzi diventa sfondo della vita operosa dei soggetti ritratti.
Nel 2016 Nidaa Badwan ha ricevuto il premio “The 2016 Sovereign Middle East & North Africa Art Prize” dedicato ai 30 migliori artisti del mondo arabo, con premi e mostre a Dubai. Nel marzo 2017 è stata relatrice al convegno UNESCO “Patrimonio culturale e identità: una prospettiva giovanile araba”, svoltosi a Cartagine (Tunisia). Nell’ottobre 2018 partecipa come relatore al TEDx nella Città di San Marino.
Nidaa Badwan ha esposto i propri lavori fotografici in istituzioni in Italia e nel mondo, tra cui: Salannunziata, Imola (2023); Museum for Art in Wood, Philadelphia (2023); Museo della Città – Spazio Presente, Ancona (2022); Pinacoteca Civica Crivelli, Sant’Elpidio a Mare (2021); California Museum of Photography, Riverside (2019); Musée du quai Branly, Parigi (2019); Museo San Francesco, San Marino (2018-2019); Reggia di Colorno, Parma (2018); Institute Contemporary Art, Richmond, Virginia (2018); Palazzo Patrizi, Siena (2018); Maxim Gorki Theatre, Berlino (2017); IVAM, Valencia (2017); Villa Bertelli, Forte dei Marmi (2017); Armani Hotel, Dubai (2016); SAVVY Contemporary, Berlino (2016); Trapholt Museum, Kolding (2016); Palazzo Graziani, San Marino (2016); Gerusalemme e Cisgiordania (2015).
Biografia
Nidaa Badwan è un’artista palestinese, nata ad Abu Dhabi nel 1987, cresciuta nella striscia di Gaza e cittadina italiana.
La ricerca artistica di Nidaa Badwan è profondamente influenzata dall’esperienza di crescita nei territori martoriati palestinesi. Nel 2013 non volendo sottostare alle imposizioni che il regime di Hamas attua in particolare nei confronti delle donne, decide di isolarsi per diversi mesi nella sua camera a Gaza, per perseguire attraverso la forzata clausura autoimposta un’esperienza di libertà artistica; la continua ricerca di introspezione le permette, quindi, di ricongiungersi con il proprio io, con le proprie emozioni e intime vocazioni. Da qui nasce la serie di scatti Cento giorni di solitudine del 2016 (pubblicata, tra gli altri, sulla prima pagina del New York Times). Gli scatti intensi e drammatici resi con l’uso magistrale della luce che filtra nell’ambiente buio e angusto dove l’artista si è ritirata, documentano momenti quotidiani di meditata clausura, di resistenza e pacifica ribellione alla violenza e repressione esterna.
«Credo che ogni cosa, anche la più semplice delle cose, possa essere riformulata in maniera artistica. L’arte è la forza creatrice che ci permette di rimodellare ciò che è normale e riformularlo in maniera che diventi anormale. L’arte mi permette di essere libera dalla mia comunità e di trovare uno spazio per la mia libertà di espressione.» Nidaa Badwan
La serie Cento giorni di solitudine è seguita nel 2020 dal ciclo Le Oscure Notti dell’Anima e nel 2021 dalla serie The Game che omaggia il sommo poeta Dante Alighieri nel 700° anniversario della morte. Nel 2023 il Museo for Art in Wood di Philadelphia commissiona a Nidaa Badwan un progetto dedicato alla Mashrabiya (nell’architettura islamica una griglia in legno che salvaguarda gli ambienti abitati dalle donne dagli occhi indiscreti): Nidaa Badwan sovverte la regola proponendo il ciclo Love behind the Mashrabiya in cui la griglia di legno facendosi più rada, non cela nulla, anzi diventa sfondo della vita operosa dei soggetti ritratti.
Nel 2016 Nidaa Badwan ha ricevuto il premio “The 2016 Sovereign Middle East & North Africa Art Prize” dedicato ai 30 migliori artisti del mondo arabo, con premi e mostre a Dubai. Nel marzo 2017 è stata relatrice al convegno UNESCO “Patrimonio culturale e identità: una prospettiva giovanile araba”, svoltosi a Cartagine (Tunisia). Nell’ottobre 2018 partecipa come relatore al TEDx nella Città di San Marino.
Nidaa Badwan ha esposto i propri lavori fotografici in istituzioni in Italia e nel mondo, tra cui: Salannunziata, Imola (2023); Museum for Art in Wood, Philadelphia (2023); Museo della Città – Spazio Presente, Ancona (2022); Pinacoteca Civica Crivelli, Sant’Elpidio a Mare (2021); California Museum of Photography, Riverside (2019); Musée du quai Branly, Parigi (2019); Museo San Francesco, San Marino (2018-2019); Reggia di Colorno, Parma (2018); Institute Contemporary Art, Richmond, Virginia (2018); Palazzo Patrizi, Siena (2018); Maxim Gorki Theatre, Berlino (2017); IVAM, Valencia (2017); Villa Bertelli, Forte dei Marmi (2017); Armani Hotel, Dubai (2016); SAVVY Contemporary, Berlino (2016); Trapholt Museum, Kolding (2016); Palazzo Graziani, San Marino (2016); Gerusalemme e Cisgiordania (2015).
Opere
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Mostre
MOSTRE PERSONALI
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The restaurant closed in 2015, and was replaced by
Ellamar’s new restaurant Harvest, a health-conscious eatery with an emphasis
on fresh ingredients. Circo closed in 2014, and was replaced a
year later by Lago, a new restaurant from chef Serrano.
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