CLAUDE VIALLAT
LA SEMPLICITÉ ÉVIDENTE
Dal 4 marzo al 5 aprile 2014
CLAUDE VIALLAT
LA SEMPLICITÉ ÉVIDENTE
Dal 4 marzo al 5 aprile 2014
Testo
Galleria Fumagalli e Spazioborgogno presentano la mostra di Claude Viallat, “La simplicité évidente” organizzata, in collaborazione con il Museo Pecci. Nel clima culturale stimolante e vivace che si respirava nella Francia dei primi anni Sessanta, Claude Viallat muove dall’esigenza di rivisitare la genealogia della pittura astratta e la seduzione dell’informale, senza però dimenticare Cézanne e Matisse, individuando in una forma primitiva la sua caratteristica distintiva e inimitabile. Negli anni della Scuola di Belle Arti a Parigi, dove conosce, tra gli altri, Jackson Pollock, Robert Rauschenberg, Morris Louis, abbandona definitivamente il cavalletto per dipingere per terra su superfici grezze e di recupero, quali tende da campeggio e coperture di camion. Dal 1966 al 1969 espone con gli artisti appartenenti ai movimenti del Nouveau Réalisme e Fluxus e con quelli che saranno i suoi compagni del gruppo Supports/Surfaces, allestendo mostre in luoghi non deputati all’arte come spiagge, strade di villaggi, siti naturali, rivendicando così un ruolo non comprimario alla provincia nei confronti della esclusiva Parigi.
In questa mostra Claude Viallat presenta opere dal 1974 al 2014, con un’importante selezione di lavori recenti, tele di grandi dimensioni, dipinte su diversi supporti come lenzuola, tende, teli di camion, tessuti di arredamento, tele recto/verso, corde, reti e sculture. Descrivendo così quarant’anni di attività in cui l’artista declina in diversi colori e supporti il suo segno distintivo: una forma a fagiolo primitiva e primordiale che dal 1966 caratterizza la sua poetica pittorica. Claude Viallat nasce a Nimes il 18 Maggio del 1936, dove vive a lavora. Oltre alle numerose partecipazioni a rassegne nazionali e internazionali come membro del gruppo Supports/ Surfaces, tra le sue più importanti esposizioni si segnalano la mostra antologica del 1982 al Centre Georges Pompidou di Parigi e la sala personale alla Biennale di Venezia nel 1988. Nel 1997 la collezione del Centre Georges Pompidou, che comprende alcuni suoi lavori, è esposta nelle sale del Contemporary Art Museum di Tokyo.
Nel 1998 la mostra “Claude Viallat Rèpètition” è ospitata in Cina negli spazi del Sanghe Museum di Chengdu, del Kumning Miseum di Kumning e del Donguy Museum di Heping. Sempre nel 1998 una sua personale è ospitata al Centre d’Art Contemporain à Le Cailer, nel 1999 espone all’Institut Francais a Rabat, in Marocco. Nel 2000 allestisce una personale al Musèe d’Art Moderne di Saint Etienne, nel 2001 al Mube Museum di Sao Paulo in Brasile e nel 2003 al Musèe Auguste Chabaud a Graveson en Provence. Nel 2005 è presente a Seoul (Corea) prima nella Galleria Philippe Kang e poi nel 2006 presso la Galleria Park Ryu Sook. Recentemente sono state a lui dedicate mostre personali a: Aeroporto Butzweilerhof, Colonia (Germania), 2007; Fondazione Salomon Annecy, 2008; Centre Français de Damas, Siria, 2010; Kunst Fondation, Bochum, 2013. Espone nel 2003 alla Galleria Fumagalli nella sede di Bergamo e ancora nel 2008, con una mostra che pone l’attenzione, in particolare, alle sculture in legno.
Testo
Galleria Fumagalli e Spazioborgogno sono lieti di presentare la mostra di Claude Viallat, “La simplicité évidente” organizzata, in collaborazione con il Museo Pecci, negli spazi di Ripa di Porta Ticinese 113 a Milano.
Nel clima culturale stimolante e vivace che si respirava nella Francia dei primi anni sessanta, Claude Viallat muove dall’esigenza di rivisitare la genealogia della pittura astratta e la seduzione dell’informale, senza però dimenticare Cézanne e Matisse, individuando in una forma primitiva la sua caratteristica distintiva e inimitabile.
Galleria Fumagalli e Spazioborgogno presentano la mostra di Claude Viallat, “La simplicité évidente” organizzata, in collaborazione con il Museo Pecci. Nel clima culturale stimolante e vivace che si respirava nella Francia dei primi anni Sessanta, Claude Viallat muove dall’esigenza di rivisitare la genealogia della pittura astratta e la seduzione dell’informale, senza però dimenticare Cézanne e Matisse, individuando in una forma primitiva la sua caratteristica distintiva e inimitabile. Negli anni della Scuola di Belle Arti a Parigi, dove conosce, tra gli altri, Jackson Pollock, Robert Rauschenberg, Morris Louis, abbandona definitivamente il cavalletto per dipingere per terra su superfici grezze e di recupero, quali tende da campeggio e coperture di camion. Dal 1966 al 1969 espone con gli artisti appartenenti ai movimenti del Nouveau Réalisme e Fluxus e con quelli che saranno i suoi compagni del gruppo Supports/Surfaces, allestendo mostre in luoghi non deputati all’arte come spiagge, strade di villaggi, siti naturali, rivendicando così un ruolo non comprimario alla provincia nei confronti della esclusiva Parigi.
In questa mostra Claude Viallat presenta opere dal 1974 al 2014, con un’importante selezione di lavori recenti, tele di grandi dimensioni, dipinte su diversi supporti come lenzuola, tende, teli di camion, tessuti di arredamento, tele recto/verso, corde, reti e sculture. Descrivendo così quarant’anni di attività in cui l’artista declina in diversi colori e supporti il suo segno distintivo: una forma a fagiolo primitiva e primordiale che dal 1966 caratterizza la sua poetica pittorica. Claude Viallat nasce a Nimes il 18 Maggio del 1936, dove vive a lavora. Oltre alle numerose partecipazioni a rassegne nazionali e internazionali come membro del gruppo Supports/ Surfaces, tra le sue più importanti esposizioni si segnalano la mostra antologica del 1982 al Centre Georges Pompidou di Parigi e la sala personale alla Biennale di Venezia nel 1988. Nel 1997 la collezione del Centre Georges Pompidou, che comprende alcuni suoi lavori, è esposta nelle sale del Contemporary Art Museum di Tokyo.
Nel 1998 la mostra “Claude Viallat Rèpètition” è ospitata in Cina negli spazi del Sanghe Museum di Chengdu, del Kumning Miseum di Kumning e del Donguy Museum di Heping. Sempre nel 1998 una sua personale è ospitata al Centre d’Art Contemporain à Le Cailer, nel 1999 espone all’Institut Francais a Rabat, in Marocco. Nel 2000 allestisce una personale al Musèe d’Art Moderne di Saint Etienne, nel 2001 al Mube Museum di Sao Paulo in Brasile e nel 2003 al Musèe Auguste Chabaud a Graveson en Provence. Nel 2005 è presente a Seoul (Corea) prima nella Galleria Philippe Kang e poi nel 2006 presso la Galleria Park Ryu Sook. Recentemente sono state a lui dedicate mostre personali a: Aeroporto Butzweilerhof, Colonia (Germania), 2007; Fondazione Salomon Annecy, 2008; Centre Français de Damas, Siria, 2010; Kunst Fondation, Bochum, 2013. Espone nel 2003 alla Galleria Fumagalli nella sede di Bergamo e ancora nel 2008, con una mostra che pone l’attenzione, in particolare, alle sculture in legno.
Vedute
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