MARCO TIRELLI
MARCO TIRELLI
Biografia
Marco Tirelli vive e lavora tra Roma e Spoleto. È presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca e membro dell’Accademia dei Virtuosi del Pantheon. Nato a Roma nel 1956, cresce all’interno dell’Istituto Svizzero, dove lavora il padre, frequentando intellettuali e artisti, tra i quali Alighiero Boetti, che contribuiscono alla sua formazione culturale in un clima di dialogo internazionale. Diplomatosi in scenografia con Toti Scialoja all’Accademia di Belle Arti di Roma, inizia a esporre nella seconda metà degli anni ’70, presto trasferendosi negli spazi dell’Ex Pastificio Cerere nel quartiere di San Lorenzo, insieme agli artisti della cosiddetta Nuova Scuola Romana: Nunzio, Piero Pizzi Cannella, Bruno Ceccobelli e Giuseppe Gallo. L’arte di Marco Tirelli è frutto di un processo intellettuale e di astrazione dei dati della realtà, che si costituisce nella restituzione di forme illusorie, allegoriche, spesso minimali. Evocano realtà immaginarie e reminiscenze oniriche, anche personali e biografiche, in un continuum temporale, in cui immagini del passato si amalgamano, con malinconica fluidità, a motivi del presente.
Le forme – scolpite o disegnate – restano enigmatiche, in bilico tra riconoscibilità e astrazione, immerse in auree indefinite, mentre luce e ombra segnano la misteriosa esperienza della percezione delle cose e dello spazio.
L’opera di Marco Tirelli è stata esposta in importanti istituzioni internazionali, tra le mostre personali: House of Art, Ceské Budejovice (2020); Palazzi Comunali, Todi (2017); MAMC, Saint-Etienne Métropole (2016); Fondazione Pastificio Cerere, Roma (2016); Palazzo Fortuny, Venezia (2015, 2010); Fondazione Pescheria-Centro Arti Visive, Pesaro (2014); Auditorium Parco della Musica, Roma (2013); Istituto Nazionale per la Grafica, Roma (2013); MACRO, Roma (2012); Pinacoteca Nazionale, Bologna (2012); Collezione Gori/Fattoria di Celle, Pistoia (2009); Casa del Cinema, Roma (2007); Galleria Comunale d’Arte Moderna, Bologna (2003); Institut Mathildenhöhe, Darmstadt (2002); Galleria d’Arte Moderna, Torino (1998); Galleria Civica, Modena (1992, 1990); American Academy, Roma (1990).
Espone per la prima volta alla Biennale di Venezia nel 1982, nel 1993 gli viene dedicata una sala personale, e nel 2013 realizza una grandissima installazione per il Padiglione Italia curato da Bartolomeo Pietromarchi. Tra le rassegne d’arte internazionali si segnalano, inoltre, la Biennale di Sydney (1990); la Biennale di San Paolo (1991); Prospect ’93 alla Kunsthalle di Francoforte (1993); la Quadriennale di Roma (1986, 1996).
La sua collaborazione con la Galleria Fumagalli inizia con la prima mostra personale nel 2003, seguita dalla pubblicazione di una monografia con testi di Klaus Wolbert, Peter Weiermaier e Giorgio Verzotti, edita in occasione delle esposizioni all’Institut Mathildenhöhe di Darmstadt e alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna. Nel 2021 le opere di Tirelli sono state selezionate dal critico Lóránd Hegyi per essere incluse nella prima e nella settima mostra del programma espositivo “MY30YEARS – Coherency in Diversity”, che celebra i 30 anni di carriera di Annamaria Maggi alla guida della Galleria.
Biografia
Marco Tirelli vive e lavora tra Roma e Spoleto. È presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca e membro dell’Accademia dei Virtuosi del Pantheon. Nato a Roma nel 1956, cresce all’interno dell’Istituto Svizzero, dove lavora il padre, frequentando intellettuali e artisti, tra i quali Alighiero Boetti, che contribuiscono alla sua formazione culturale in un clima di dialogo internazionale. Diplomatosi in scenografia con Toti Scialoja all’Accademia di Belle Arti di Roma, inizia a esporre nella seconda metà degli anni ’70, presto trasferendosi negli spazi dell’Ex Pastificio Cerere nel quartiere di San Lorenzo, insieme agli artisti della cosiddetta Nuova Scuola Romana: Nunzio, Piero Pizzi Cannella, Bruno Ceccobelli e Giuseppe Gallo. L’arte di Marco Tirelli è frutto di un processo intellettuale e di astrazione dei dati della realtà, che si costituisce nella restituzione di forme illusorie, allegoriche, spesso minimali. Evocano realtà immaginarie e reminiscenze oniriche, anche personali e biografiche, in un continuum temporale, in cui immagini del passato si amalgamano, con malinconica fluidità, a motivi del presente. Le forme – scolpite o disegnate – restano enigmatiche, in bilico tra riconoscibilità e astrazione, immerse in auree indefinite, mentre luce e ombra segnano la misteriosa esperienza della percezione delle cose e dello spazio.
L’opera di Marco Tirelli è stata esposta in importanti istituzioni internazionali, tra le mostre personali: House of Art, Ceské Budejovice (2020); Palazzi Comunali, Todi (2017); MAMC, Saint-Etienne Métropole (2016); Fondazione Pastificio Cerere, Roma (2016); Palazzo Fortuny, Venezia (2015, 2010); Fondazione Pescheria-Centro Arti Visive, Pesaro (2014); Auditorium Parco della Musica, Roma (2013); Istituto Nazionale per la Grafica, Roma (2013); MACRO, Roma (2012); Pinacoteca Nazionale, Bologna (2012); Collezione Gori/Fattoria di Celle, Pistoia (2009); Casa del Cinema, Roma (2007); Galleria Comunale d’Arte Moderna, Bologna (2003); Institut Mathildenhöhe, Darmstadt (2002); Galleria d’Arte Moderna, Torino (1998); Galleria Civica, Modena (1992, 1990); American Academy, Roma (1990). Espone per la prima volta alla Biennale di Venezia nel 1982, nel 1993 gli viene dedicata una sala personale, e nel 2013 realizza una grandissima installazione per il Padiglione Italia curato da Bartolomeo Pietromarchi. Tra le rassegne d’arte internazionali si segnalano, inoltre, la Biennale di Sydney (1990); la Biennale di San Paolo (1991); Prospect ’93 alla Kunsthalle di Francoforte (1993); la Quadriennale di Roma (1986, 1996).
La sua collaborazione con la Galleria Fumagalli inizia con la prima mostra personale nel 2003, seguita dalla pubblicazione di una monografia con testi di Klaus Wolbert, Peter Weiermaier e Giorgio Verzotti, edita in occasione delle esposizioni all’Institut Mathildenhöhe di Darmstadt e alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna. Nel 2021 le opere di Tirelli sono state selezionate dal critico Lóránd Hegyi per essere incluse nella prima e nella settima mostra del programma espositivo “MY30YEARS – Coherency in Diversity”, che celebra i 30 anni di carriera di Annamaria Maggi alla guida della Galleria.
Opere
Opere
Mostre
MOSTRE PERSONALI
MOSTRE COLLETTIVE
Architettura – Spazialità – Artefatto
Inaugurazione 26 maggio 2021
Dal 26 maggio al 30 luglio 2021
Visioni. 20 artisti a Sant’Agostino
Inaugurazione 8 aprile 2005
Dal 9 aprile all’11 giugno 2005
Mostre
MOSTRE PERSONALI
MOSTRE COLLETTIVE
Architettura – Spazialità – Artefatto
Inaugurazione 26 maggio 2021
Dal 26 maggio al 30 luglio 2021
Visioni. 20 artisti a Sant’Agostino
Inaugurazione 8 aprile 2005
Dal 9 aprile all’11 giugno 2005