PETER WUETHRICH
PETER WUETHRICH
Biografia
Peter Wüthrich nasce a Berna nel 1962, vive e lavora tra la capitale svizzera e Interlaken. Sin dai primi anni ’90, il suo lavoro si concentra sulla parola scritta e, in particolare, sull’oggetto “libro” preso come unità costitutiva di molte sue creazioni. Il libro viene da lui inteso come testimone fisico di sapere e conoscenza passata, ma anche precursore di quanto deve ancora realizzarsi. Tale fisicità è ribadita attraverso la valenza estetica dell’oggetto-libro che l’artista sceglie ed espone sulla base delle sue caratteristiche plastiche e coloristiche. Oltre alle numerose installazioni, anche il progetto fotografico iniziato a Los Angeles nel 2000, portato avanti in altre città del mondo e tutt’ora in corso, “The Angels of the World”, enfatizza il carattere fisico del libro; l’artista ne consegna uno ai passanti che lo indossano aperto sulle spalle come fossero ali d’angelo, diventando quindi custodi e forieri di un messaggio immateriale.
Sue mostre personali si sono tenute in istituzioni di tutto il mondo, quali: Kunsthalle Marcel Duchamp, Cully (2022), Kunstraum Satellit, Thun (2021), Foundation Paulo Coelho et Christina Oiticica, Ginevra (2019),
La Chartreuse de la Lance, Concise (2017), Kunsthalle Mannheim (2012), University Museum of Contemporary Art, Massachusetts (2007), Fondation pour l’art contemporain Salomon, Annecy (2006), OK Center for Contemporary Art, Linz (2005), Kunsthalle Winterthur (2003), CGAC Centro Galego de Arte Contemporánea, Santiago de Compostela (2001), Rupertinum, Museum der Moderne, Salzburg e Kunsthalle und Kunstverein Bremerhaven (2000), Kunstverein Freiburg e Neue Galerie Dachau (1999), Kunstverein Friedrichshafen (1998), Skulpturenmuseum Glaskasten, Marl e Institut für moderne Kunst Nürnberg (1997), Suermondt-Ludwig Museum, Aachen (1996).
Tra le collettive in istituzioni più recenti: Kunstmuseum Villa Zanders, Bergisch Gladbach (2022), CGAC, Santiago de Compostela (2021, 2004), Kunsthalle Palazzo, Liestal (2019), MUSAC, León (2018), Städtisches Museeum, Jena (2016), Centre Pompidou, Parigi (2013), MAC, Marsiglia (2012), Künstlerforum Bonn (2011), Portland Museum (2009), Centre d’art contemporain, Vassivière (2008),
Neues Museum Nürnberg (2007), FRAC Alsace, Sélestat (2006), MART, Rovereto (2002), Westfälisches Landesmuseum, Münster (1998), MoMA PS1, New York (1997), Künstlerhaus Bethanien, Berlino (1995), Kunstmuseum, Thun (1992). La collaborazione con Galleria Fumagalli ha inizio nel 2004 con la prima mostra personale seguita dalla monografia “Literary Towers” con un testo di Bruno Corà. Sia la mostra che la pubblicazione sono stati realizzati in collaborazione con la Galleria Christian Stein di Milano. Nello stesso anno partecipa anche alla collettiva “AA.VV. 30”, che inaugura lo spazio ampliato della galleria a Bergamo. Assieme ad altri diciannove artisti Wüthrich prende parte alla mostra “Visioni” presso l’ex chiesa di San’Agostino a Bergamo (2005). Nel 2012 la galleria, in collaborazione con Spazioborgogno, include alcune sue opere nella mostra “Switch On” presso il Museo Pecci di Milano. Nel 2021 e 2022 le sue opere sono state incluse nella seconda e nella quinta mostra del programma espositivo “MY30YEARS – Coherency in Diversity”, interamente curato da Lóránd Hegyi.
Biografia
Peter Wüthrich nasce a Berna nel 1962, vive e lavora tra la capitale svizzera e Interlaken. Sin dai primi anni ’90, il suo lavoro si concentra sulla parola scritta e, in particolare, sull’oggetto “libro” preso come unità costitutiva di molte sue creazioni. Il libro viene da lui inteso come testimone fisico di sapere e conoscenza passata, ma anche precursore di quanto deve ancora realizzarsi. Tale fisicità è ribadita attraverso la valenza estetica dell’oggetto-libro che l’artista sceglie ed espone sulla base delle sue caratteristiche plastiche e coloristiche. Oltre alle numerose installazioni, anche il progetto fotografico iniziato a Los Angeles nel 2000, portato avanti in altre città del mondo e tutt’ora in corso, “The Angels of the World”, enfatizza il carattere fisico del libro; l’artista ne consegna uno ai passanti che lo indossano aperto sulle spalle come fossero ali d’angelo, diventando quindi custodi e forieri di un messaggio immateriale.
Sue mostre personali si sono tenute in istituzioni di tutto il mondo, quali: Kunsthalle Marcel Duchamp, Cully (2022), Kunstraum Satellit, Thun (2021), Foundation Paulo Coelho et Christina Oiticica, Ginevra (2019), La Chartreuse de la Lance, Concise (2017), Kunsthalle Mannheim (2012), University Museum of Contemporary Art, Massachusetts (2007), Fondation pour l’art contemporain Salomon, Annecy (2006), OK Center for Contemporary Art, Linz (2005), Kunsthalle Winterthur (2003), CGAC Centro Galego de Arte Contemporánea, Santiago de Compostela (2001), Rupertinum, Museum der Moderne, Salzburg e Kunsthalle und Kunstverein Bremerhaven (2000), Kunstverein Freiburg e Neue Galerie Dachau (1999), Kunstverein Friedrichshafen (1998), Skulpturenmuseum Glaskasten, Marl e Institut für moderne Kunst Nürnberg (1997), Suermondt-Ludwig Museum, Aachen (1996).
Tra le collettive in istituzioni più recenti: Kunstmuseum Villa Zanders, Bergisch Gladbach (2022), CGAC, Santiago de Compostela (2021, 2004), Kunsthalle Palazzo, Liestal (2019), MUSAC, León (2018), Städtisches Museeum, Jena (2016), Centre Pompidou, Parigi (2013), MAC, Marsiglia (2012), Künstlerforum Bonn (2011), Portland Museum (2009), Centre d’art contemporain, Vassivière (2008), Neues Museum Nürnberg (2007), FRAC Alsace, Sélestat (2006), MART, Rovereto (2002), Westfälisches Landesmuseum, Münster (1998), MoMA PS1, New York (1997), Künstlerhaus Bethanien, Berlino (1995), Kunstmuseum, Thun (1992).
La collaborazione con Galleria Fumagalli ha inizio nel 2004 con la prima mostra personale seguita dalla monografia “Literary Towers” con un testo di Bruno Corà. Sia la mostra che la pubblicazione sono stati realizzati in collaborazione con la Galleria Christian Stein di Milano. Nello stesso anno partecipa anche alla collettiva “AA.VV. 30”, che inaugura lo spazio ampliato della galleria a Bergamo. Assieme ad altri diciannove artisti Wüthrich prende parte alla mostra “Visioni” presso l’ex chiesa di San’Agostino a Bergamo (2005). Nel 2012 la galleria, in collaborazione con Spazioborgogno, include alcune sue opere nella mostra “Switch On” presso il Museo Pecci di Milano. Nel 2021 e 2022 le sue opere sono state incluse nella seconda e nella quinta mostra del programma espositivo “MY30YEARS – Coherency in Diversity”, interamente curato da Lóránd Hegyi.
Opere
Opere
Mostre
MOSTRE PERSONALI
MOSTRE COLLETTIVE
Ambiguity of the Objects
Inaugurazione 19 maggio 2022
Dal 20 maggio al 29 luglio 2022
Sistema – Dematerializzazione – Testo
Inaugurazione 7 settembre 2021
Dall’8 settembre al 5 novembre 2021
Visioni. 20 artisti a Sant’Agostino
Inaugurazione 8 aprile 2005
Dal 9 aprile all’11 giugno 2005
Mostre
MOSTRE PERSONALI
MOSTRE COLLETTIVE
Ambiguity of the Objects
Inaugurazione 19 maggio 2022
Dal 20 maggio al 29 luglio 2022
Sistema – Dematerializzazione – Testo
Inaugurazione 7 settembre 2021
Dall’8 settembre al 5 novembre 2021
Visioni. 20 artisti a Sant’Agostino
Inaugurazione 8 aprile 2005
Dal 9 aprile all’11 giugno 2005