ALLAN MCCOLLUM
ALLAN MCCOLLUM
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Biografia
Dagli anni ’70, Allan McCollum indaga e pone in discussione la dicotomia tra produzione a mano di opere uniche e produzione di massa, tra indagine artistica dell’individuo e destinatari tradizionalmente intesi come folla senza nome, proponendone il superamento e la creazione di nuove identificazioni per gli spettatori in contrasto con le categorizzazioni dell’arte tradizionale di produttore e destinatario valutato in base a istruzione e classe.
Per tale attenzione ai processi di ricezione culturale, l’opera di McCollum è stata spesso associata alle ricerche dei contemporanei Michael Asher, Daniel Buren, Andrea Fraser, Louise Lawler e Allan Ruppersberg. Fra le opere più note, la serie Over 10,000 Individual Works (1987-88), esposta nel 1988 alla John Weber Gallery di New York, costituita da elementi frutto di combinazioni di oggetti domestici, come tappi di bottiglia e utensili da cucina. Fondamentali per la sua affermazione sono i gruppi di opere: Surrogate Paintings iniziato nel 1978, Plaster Surrogates dal 1982 e Drawings dal 1988.
Allan McCollum vive e lavora a New York dove si è trasferito nel 1975, dopo gli esordi a Los Angeles, sua città natale.
Ha partecipato alla Whitney Biennial del 1975 e alle Biennali di Venezia del 1988 e 2012. Sue opere sono presenti nelle collezioni di oltre settanta musei d’arte fra i più prestigiosi del mondo tra cui il Centre Pompidou a Parigi; il MoMA, il Whitney Museum of American Art, il Guggenheim Museum e il Metropolitan Museum of Art a New York; il MAMCO a Ginevra; il Castello di Rivoli a Torino.
Biografia
Dagli anni ’70, Allan McCollum indaga e pone in discussione la dicotomia tra produzione a mano di opere uniche e produzione di massa, tra indagine artistica dell’individuo e destinatari tradizionalmente intesi come folla senza nome, proponendone il superamento e la creazione di nuove identificazioni per gli spettatori in contrasto con le categorizzazioni dell’arte tradizionale di produttore e destinatario valutato in base a istruzione e classe.
Per tale attenzione ai processi di ricezione culturale, l’opera di McCollum è stata spesso associata alle ricerche dei contemporanei Michael Asher, Daniel Buren, Andrea Fraser, Louise Lawler e Allan Ruppersberg. Fra le opere più note, la serie Over 10,000 Individual Works (1987-88), esposta nel 1988 alla John Weber Gallery di New York, costituita da elementi frutto di combinazioni di oggetti domestici, come tappi di bottiglia e utensili da cucina. Fondamentali per la sua affermazione sono i gruppi di opere: Surrogate Paintings iniziato nel 1978, Plaster Surrogates dal 1982 e Drawings dal 1988.
Allan McCollum vive e lavora a New York dove si è trasferito nel 1975, dopo gli esordi a Los Angeles, sua città natale.
Ha partecipato alla Whitney Biennial del 1975 e alle Biennali di Venezia del 1988 e 2012. Sue opere sono presenti nelle collezioni di oltre settanta musei d’arte fra i più prestigiosi del mondo tra cui il Centre Pompidou a Parigi; il MoMA, il Whitney Museum of American Art, il Guggenheim Museum e il Metropolitan Museum of Art a New York; il MAMCO a Ginevra; il Castello di Rivoli a Torino.
Opere
Opere
Mostre
MOSTRE PERSONALI
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ALLAN MCCOLLUM
Minime Variazioni. Drawings and Plaster Surrogates
18 gennaio – 29 marzo 2024
Mostre
MOSTRE PERSONALI
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ALLAN MCCOLLUM
Minime Variazioni. Drawings and Plaster Surrogates
18 gennaio – 29 marzo 2024