CHIARA LECCA
CHIARA LECCA

Biografia
Chiara Lecca nasce nel 1977 a Modigliana, in provincia di Forlì-Cesena, dove vive e lavora. Cresce a stretto contatto con la natura e con il mondo animale nei terreni dell’azienda agricola di famiglia, conservando preziosi ricordi che contrassegnano in larga parte il suo lavoro artistico, il quale è principalmente di tipo installativo e scultoreo, con qualche incursione in fotografia e video arte. Dopo il diploma ottenuto all’Accademia di Belle Arti di Bologna, la sua ricerca si concentra nel tentativo di indagare ed evidenziare la frattura, particolarmente presente nella società contemporanea, tra natura e umano, e la contraddittorietà insita nel comportamento collettivo di rimozione della parte istintiva, in contrapposizione alla sfera razionale. Utilizzando in particolare l’elemento animale i suoi lavori generano un processo di ambigua alterazione semiotica. Orecchie di coniglio, pellami e pellicce, vesciche di bue e suino, trattati con tassidermia, assumono nuove forme in composizioni dove la natura dialoga con la componente architettonica e industriale, rappresentata da materiali provenienti dalla filiera produttiva come legno, ceramica, poliuretano e resina sintetica.
Nel 2020 Chiara Lecca fonda il Collettivo Clarulecis. Nel 2016 è tra i finalisti del XVII Premio Cairo ed espone a Palazzo Reale a Milano. Le sue opere sono state presentate in varie istituzioni in Italia e in Europa: nel 2019 è artista in residenza al MACRO Asilo di Roma, nel 2018 all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, nel 2012 presso la contea di Kassel in occasione di EUARCA – International European Art Camp, e nel 2008 presso la Fondazione Spinola Banna per l’Arte di Torino.
Sue mostre personali si sono tenute in istituzioni quali: ex Chiesa di San Rocco, Modigliana (2021); Museo Carlo Zauli, Faenza (2017); Collezioni Comunali D’Arte – Palazzo D’Accursio, Bologna (2017); Fondazione Ghisla Art Collection, Locarno (2016); Naturkundemuseum Ottoneum, Kassel (2015); Villa Rusconi, Castano Primo, Milano (2013); Palazzo del Monte – Banca di Romagna, Faenza (2013); MAR – Museo d’Arte della Città, Ravenna (2010); Kunst Meran, Merano (2009).
Chiara Lecca ha inoltre partecipato a mostre collettive in istituzioni quali: Palazzo San Giacomo, Russi, Ravenna (2022); Galleria d’Arte Contemporanea “Vero Stoppioni”, Santa Sofia (2019);
Museo Civico Varoli, Cotignola (2019); Vestfossen Kunstlaboratorium, Oslo (2018); Schloss Ambras, Innsbruck (2017); Palazzo Reale, Milano (2016); Museum Schloss Moyland, Bedburg-Hau (2016); Museo Poldi Pezzoli, Milano (2013); Gallerie d’Italia, Milano (2013); Museo Internazionale delle Ceramiche, Faenza (2012); Spazio Thetis, Venezia (2011); PROGR Zentrum für Kulturproduktion, Berna (2008). L’artista collabora con Galleria Fumagalli dal 2008, anno della sua prima mostra personale “Del maiale non si butta niente” presso l’ex sede di Bergamo, seguita nel 2010 dalla pubblicazione della monografia “Quintoquarto” con testi di Martina Cavallarin e Valerio Dehò. La galleria ha inoltre promosso la realizzazione del catalogo “Quod Paret” pubblicato in occasione della personale al Naturkundemuseum Ottoneum a Kassel nel 2015. Nel 2017 Chiara Lecca è stata coinvolta nella mostra collettiva “Switch On 3”, e nel 2022 le sue opere sono state incluse nella sesta mostra (“Questioning the Functionality”) del programma espositivo “MY30YEARS – Coherency in Diversity”, interamente curato da Lóránd Hegyi.
Biografia
Chiara Lecca nasce nel 1977 a Modigliana, in provincia di Forlì-Cesena, dove vive e lavora. Cresce a stretto contatto con la natura e con il mondo animale nei terreni dell’azienda agricola di famiglia, conservando preziosi ricordi che contrassegnano in larga parte il suo lavoro artistico, il quale è principalmente di tipo installativo e scultoreo, con qualche incursione in fotografia e video arte. Dopo il diploma ottenuto all’Accademia di Belle Arti di Bologna, la sua ricerca si concentra nel tentativo di indagare ed evidenziare la frattura, particolarmente presente nella società contemporanea, tra natura e umano, e la contraddittorietà insita nel comportamento collettivo di rimozione della parte istintiva, in contrapposizione alla sfera razionale. Utilizzando in particolare l’elemento animale i suoi lavori generano un processo di ambigua alterazione semiotica. Orecchie di coniglio, pellami e pellicce, vesciche di bue e suino, trattati con tassidermia, assumono nuove forme in composizioni dove la natura dialoga con la componente architettonica e industriale, rappresentata da materiali provenienti dalla filiera produttiva come legno, ceramica, poliuretano e resina sintetica.
Nel 2020 Chiara Lecca fonda il Collettivo Clarulecis. Nel 2016 è tra i finalisti del XVII Premio Cairo ed espone a Palazzo Reale a Milano. Le sue opere sono state presentate in varie istituzioni in Italia e in Europa: nel 2019 è artista in residenza al MACRO Asilo di Roma, nel 2018 all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, nel 2012 presso la contea di Kassel in occasione di EUARCA – International European Art Camp, e nel 2008 presso la Fondazione Spinola Banna per l’Arte di Torino.
Sue mostre personali si sono tenute in istituzioni quali: ex Chiesa di San Rocco, Modigliana (2021); Museo Carlo Zauli, Faenza (2017); Collezioni Comunali D’Arte – Palazzo D’Accursio, Bologna (2017); Fondazione Ghisla Art Collection, Locarno (2016); Naturkundemuseum Ottoneum, Kassel (2015); Villa Rusconi, Castano Primo, Milano (2013); Palazzo del Monte – Banca di Romagna, Faenza (2013); MAR – Museo d’Arte della Città, Ravenna (2010); Kunst Meran, Merano (2009).
Chiara Lecca ha inoltre partecipato a mostre collettive in istituzioni quali: Palazzo San Giacomo, Russi, Ravenna (2022); Galleria d’Arte Contemporanea “Vero Stoppioni”, Santa Sofia (2019); Museo Civico Varoli, Cotignola (2019); Vestfossen Kunstlaboratorium, Oslo (2018); Schloss Ambras, Innsbruck (2017); Palazzo Reale, Milano (2016); Museum Schloss Moyland, Bedburg-Hau (2016); Museo Poldi Pezzoli, Milano (2013); Gallerie d’Italia, Milano (2013); Museo Internazionale delle Ceramiche, Faenza (2012); Spazio Thetis, Venezia (2011); PROGR Zentrum für Kulturproduktion, Berna (2008). L’artista collabora con Galleria Fumagalli dal 2008, anno della sua prima mostra personale “Del maiale non si butta niente” presso l’ex sede di Bergamo, seguita nel 2010 dalla pubblicazione della monografia “Quintoquarto” con testi di Martina Cavallarin e Valerio Dehò. La galleria ha inoltre promosso la realizzazione del catalogo “Quod Paret” pubblicato in occasione della personale al Naturkundemuseum Ottoneum a Kassel nel 2015. Nel 2017 Chiara Lecca è stata coinvolta nella mostra collettiva “Switch On 3”, e nel 2022 le sue opere sono state incluse nella sesta mostra (“Questioning the Functionality”) del programma espositivo “MY30YEARS – Coherency in Diversity”, interamente curato da Lóránd Hegyi.
Opere
Opere
Press
artribune.com
21 agosto 2020
“Uno studio d’artista nel cuore di un bosco. Clarulecis, il progetto di Chiara Lecca”
Il resto del Carlino
19 gennaio 2017
“Lecca, nature morte e brividi A fior di pelle”
Press
artribune.com
21 agosto 2020
“Uno studio d’artista nel cuore di un bosco. Clarulecis, il progetto di Chiara Lecca”
Il resto del Carlino
19 gennaio 2017
“Lecca, nature morte e brividi A fior di pelle”
Mostre
MOSTRE PERSONALI

CHIARA LECCA
…del maiale non si butta niente
Inaugurazione 15 novembre 2008
Dal 18 novembre al 22 dicembre 2008
MOSTRE COLLETTIVE

Questioning the Functionality
Inaugurazione 7 ottobre 2022
Dal 7 ottobre al 2 dicembre 2022
Mostre
MOSTRE PERSONALI

CHIARA LECCA
…del maiale non si butta niente
Inaugurazione 15 novembre 2008
Dal 18 novembre al 22 dicembre 2008
MOSTRE COLLETTIVE

Questioning the Functionality
Inaugurazione 7 ottobre 2022
Dal 7 ottobre al 2 dicembre 2022
Istituzioni
Istituzioni