Il volume raccoglie alcune osservazioni sulle opere di Gianfranco Pardi seguendo un viaggio metaforico da Sainte-Victoire a Tangeri. La prima, punto di partenza, corrisponde alla produzione dell’artista negli anni ’90 caratterizzata dalle serie delle Maschere e della Montagna Sainte Victoire, chiaro riferimento a Cézanne e riflessione totale sulla pittura, per giungere ai Nagjma, che in arabo vuol dire “stella”, opere nate dai lunghi soggiorni a Tangeri, in una sorta di rievocazione del viaggio verso sud vissuto da Paul Klee o Henri Matisse.
Il volume raccoglie alcune osservazioni sulle opere di Gianfranco Pardi seguendo un viaggio metaforico da Sainte-Victoire a Tangeri. La prima, punto di partenza, corrisponde alla produzione dell’artista negli anni ’90 caratterizzata dalle serie delle Maschere e della Montagna Sainte Victoire, chiaro riferimento a Cézanne e riflessione totale sulla pittura, per giungere ai Nagjma, che in arabo vuol dire “stella”, opere nate dai lunghi soggiorni a Tangeri, in una sorta di rievocazione del viaggio verso sud vissuto da Paul Klee o Henri Matisse.