Galleria Fumagalli rende omaggio con una nuova mostra personale a Kenneth Noland, riconosciuto internazionalmente come uno dei massimi esponenti della pittura astratta americana “Color Field Painting”. Un’esposizione al massimo della sua espressione: quattro capolavori della serie Stripes, di grandi dimensioni, sono allestiti al piano terra della galleria, mentre nei piani inferiore e superiore altre opere di Noland sono esposte assieme a quelle di artisti che da sempre collaborano con la galleria. Le opere degli anni Sessanta, che rispecchiano una pittura dall’impaginazione piatta e definita, sono inedite ed esposte per la prima volta al pubblico alla Galleria Fumagalli, su desiderio dell’artista.

Fin dalla metà degli anni ’50, Kenneth Noland riporta sulle tele campiture di colori in contrasto che creano vibrazioni optical e sprigionano una sorta di energia espansiva, producendo uno sconfinamento e una dilatazione dell’opera oltre al limite del suo perimetro. A questo risultato fanno riferimento, in particolare, le opere della serie dei famosi Circles. In seguito passa alla serie delle Chevrons e delle Stripes in cui maggiormente si evidenzia una pittura radicale incline al Minimalismo. Seguono gli Shaped, tele sagomate e forme asimmetriche, e i Plaids. Oggi rielabora, con una pittura più decostruita, la nuova serie dei Circles.

Tra le più importanti esposizioni di Kenneth Noland c’è la prima personale in Europa ospitata nel 1962 alla Galleria dell’Ariete a Milano, seguita da quelle al Museo d’Arte Contemporanea della Duke University Durham, Carolina del Nord e al Museo d’Arte Moderna di Città del Messico, entrambe nel 1983. Nel 1986 una sua personale è allestita nelle sale del Museo di Belle Arti di Bilbao, Spagna, seguita nel 1994 dal Museum of Fine Art di Houston e dal Museum of Fine Arts Fort Lauderdale in Florida, dal Southern Vermont Art Center a Manchester nel 2001 e dal Naples Museum of Art in Florida e dal Farnsworth Art Museum nel Maine nel 2002.