PETER WELZ – PORTRAIT MALAPARTE

By 17 Novembre 2016 Mostre, Peter Welz

PETER WELZ

PORTRAIT MALAPARTE
Dal 17 novembre al 20 dicembre 2016

PETER WELZ

PORTRAIT MALAPARTE
Dal 17 novembre al 20 dicembre 2016

Testo

Vorrei costruirmela tutta con le mie mani, pietra su pietra, mattone su mattone, la città del mio cuore. Mi farei architetto, muratore, manovale, falegname, stuccatore, tutti i mestieri farei perché la città fosse mia, proprio mia, dalle cantine ai tetti, mia come la vorrei. Una città che mi assomigliasse, che fosse il mio ritratto e insieme la mia biografia… E tutti, appena entrandoci, sentissero che quella città sono io, che quelle strade sono le mie braccia aperte ad accogliere gli amici. L’intonaco dei muri, le persiane, gli scalini…, vorrei che fossero la parte migliore di me, i lineamenti del mio viso e del mio spirito, gli elementi fondamentali dell’architettura e della storia della mia vita. Che m’assomigliasse, e che ciascuno sentisse, vivendoci, di stare dentro di me. Casa come me… il mio ritratto di pietra > Curzio Malaparte

In occasione del Photo Vogue Festival, Galleria Fumagalli presenta la mostra fotografica di Peter Welz “Portrait Malaparte”, dedicata all’imponente villa del poeta Curzio Malaparte sull’isola di Capri. Dal 2008 l’artista tedesco Peter Welz lavora allo studio e alla ricerca di tre soggetti, che compongono i ritratti della serie Portraits: Francis Bacon, Casa Malaparte e Michelangelo Antonioni. Il primo è la “traslazione” dell’auto-ritratto incompiuto di Francis Bacon, il secondo quello di Casa Malaparte, infine il terzo deriva dai provini inediti del film Deserto Rosso (1964) di Michelangelo Antonioni.

Il secondo ritratto, Malaparte, del quale alcuni lavori sono in mostra in galleria dal 17 Novembre al 20 Dicembre 2016, deriva dall’interesse e dagli studi di Peter Welz sul movimento e l’architettura, come l’installazione Retranslation | Final Unfinished Portrait (Francis Bacon), prodotta in collaborazione col coreografo William Forsythe e presentata al Musée du Louvre di Parigi nel 2005. Portando all’estremo quest‘indagine sul movimento, nella serie Malaparte Peter Welz lavora sulle definizioni e i concetti di spazio e architettura rendendo fluide anche le strutture rigide. Casa Malaparte, è una costruzione austera, elegante e moderna, situata sull’isola di Capri su un irto e stretto promontorio roccioso, che sembra emergere direttamente dalle rocce, puntellata verso terra da una scala trapezoidale che si allunga verso il mare. Progettata dall’architetto Adalberto Libera, è considerata uno dei capolavori dell’architettura moderna, rappresentando un meraviglioso esempio d’integrazione tra modernità razionalista e ambiente naturale. La villa ha avuto ospiti illustri, tra i quali Jean Cocteau, Albert Camus, Alberto Moravia, Pablo Picasso, Palmiro Togliatti, André Breton e altri, oltre ad aver ispirato Jean Luc Godard che nel 1963 vi girò parte del film Le Mépris/Il Disprezzo, del quale è famosa la scena in cui Michel Piccoli e Brigitte Bardot, coperta solo da un libro giallo, prendono il sole sul tetto della Villa.

Peter Welz nasce in Germania nel 1972, vive e lavora a Berlino. Welz è uno scultore tedesco che attraverso le nuove tecnologie ha aperto un’inedita prospettiva cinetica nelle arti plastiche grazie a installazioni coreografiche multimediali in continuo movimento tra scultura, pittura video, arte e danza. Significativo è stato l’incontro con William Forsythe, figura di spicco della danza contemporanea, col quale ha dato vita a un’opera coreografica multimediale. Oltre alle numerose partecipazioni a rassegne nazionali e internazionali, tra le sue più importanti esposizioni personali: “Airdrawing–work in progress”, Irish Museum of Modern Art, Dublino, 2004; “Whenever on on on nohow on|airdrawing”, The Renaissance Society, Chicago 2005; “[retranslation|final unfinished portrait (francis bacon)]”, Louvre, Parigi, 2006; “Peter Welz: Pantalla CCCB, one month|one artist”, Centre de Cultura Contemporanea de Barcelona, 2007; “Figure inscribing a circle|random collage|split [figure]|single–triple”, Next, Art Chicago, 2008; “working title”, GNAM, Roma 2009; “Whenever on on on soho on”, Triennale Aichi, Nagoya e “Francis Bacon”, MOMAT, Tokyo, 2013; “Michelangelo Antonioni (Lo Sguardo di Michelangelo)”, La Cinémathèque Française, Parigi, “Peter Welz|Screen Test|Antonioni”, Fondazione Ferrara Arte, 2015; “The Berlin Case”, Boris Yeltzin Presidential Centre, Ekaterinburg in Russia e “Peter Welz|Portrait #3/Antonioni”, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Ferrara, 2016.

Testo

Vorrei costruirmela tutta con le mie mani, pietra su pietra, mattone su mattone, la città del mio cuore. Mi farei architetto, muratore, manovale, falegname, stuccatore, tutti i mestieri farei perché la città fosse mia, proprio mia, dalle cantine ai tetti, mia come la vorrei. Una città che mi assomigliasse, che fosse il mio ritratto e insieme la mia biografia… E tutti, appena entrandoci, sentissero che quella città sono io, che quelle strade sono le mie braccia aperte ad accogliere gli amici. L’intonaco dei muri, le persiane, gli scalini…, vorrei che fossero la parte migliore di me, i lineamenti del mio viso e del mio spirito, gli elementi fondamentali dell’architettura e della storia della mia vita. Che m’assomigliasse, e che ciascuno sentisse, vivendoci, di stare dentro di me. Casa come me… il mio ritratto di pietra > Curzio Malaparte

In occasione del Photo Vogue Festival, Galleria Fumagalli presenta la mostra fotografica di Peter Welz “Portrait Malaparte”, dedicata all’imponente villa del poeta Curzio Malaparte sull’isola di Capri. Dal 2008 l’artista tedesco Peter Welz lavora allo studio e alla ricerca di tre soggetti, che compongono i ritratti della serie Portraits: Francis Bacon, Casa Malaparte e Michelangelo Antonioni. Il primo è la “traslazione” dell’auto-ritratto incompiuto di Francis Bacon, il secondo quello di Casa Malaparte, infine il terzo deriva dai provini inediti del film Deserto Rosso (1964) di Michelangelo Antonioni.

Il secondo ritratto, Malaparte, del quale alcuni lavori sono in mostra in galleria dal 17 Novembre al 20 Dicembre 2016, deriva dall’interesse e dagli studi di Peter Welz sul movimento e l’architettura, come l’installazione Retranslation | Final Unfinished Portrait (Francis Bacon), prodotta in collaborazione col coreografo William Forsythe e presentata al Musée du Louvre di Parigi nel 2005. Portando all’estremo quest‘indagine sul movimento, nella serie Malaparte Peter Welz lavora sulle definizioni e i concetti di spazio e architettura rendendo fluide anche le strutture rigide. Casa Malaparte, è una costruzione austera, elegante e moderna, situata sull’isola di Capri su un irto e stretto promontorio roccioso, che sembra emergere direttamente dalle rocce, puntellata verso terra da una scala trapezoidale che si allunga verso il mare. Progettata dall’architetto Adalberto Libera, è considerata uno dei capolavori dell’architettura moderna, rappresentando un meraviglioso esempio d’integrazione tra modernità razionalista e ambiente naturale. La villa ha avuto ospiti illustri, tra i quali Jean Cocteau, Albert Camus, Alberto Moravia, Pablo Picasso, Palmiro Togliatti, André Breton e altri, oltre ad aver ispirato Jean Luc Godard che nel 1963 vi girò parte del film Le Mépris/Il Disprezzo, del quale è famosa la scena in cui Michel Piccoli e Brigitte Bardot, coperta solo da un libro giallo, prendono il sole sul tetto della Villa.

Peter Welz nasce in Germania nel 1972, vive e lavora a Berlino. Welz è uno scultore tedesco che attraverso le nuove tecnologie ha aperto un’inedita prospettiva cinetica nelle arti plastiche grazie a installazioni coreografiche multimediali in continuo movimento tra scultura, pittura video, arte e danza. Significativo è stato l’incontro con William Forsythe, figura di spicco della danza contemporanea, col quale ha dato vita a un’opera coreografica multimediale. Oltre alle numerose partecipazioni a rassegne nazionali e internazionali, tra le sue più importanti esposizioni personali: “Airdrawing–work in progress”, Irish Museum of Modern Art, Dublino, 2004; “Whenever on on on nohow on|airdrawing”, The Renaissance Society, Chicago 2005; “[retranslation|final unfinished portrait (francis bacon)]”, Louvre, Parigi, 2006; “Peter Welz: Pantalla CCCB, one month|one artist”, Centre de Cultura Contemporanea de Barcelona, 2007; “Figure inscribing a circle|random collage|split [figure]|single–triple”, Next, Art Chicago, 2008; “working title”, GNAM, Roma 2009; “Whenever on on on soho on”, Triennale Aichi, Nagoya e “Francis Bacon”, MOMAT, Tokyo, 2013; “Michelangelo Antonioni (Lo Sguardo di Michelangelo)”, La Cinémathèque Française, Parigi, “Peter Welz|Screen Test|Antonioni”, Fondazione Ferrara Arte, 2015; “The Berlin Case”, Boris Yeltzin Presidential Centre, Ekaterinburg in Russia e “Peter Welz|Portrait #3/Antonioni”, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Ferrara, 2016.

Vedute

Peter Welz, Portrait. Casa Malaparte, 2016
Peter Welz, Portrait Malaparte, 2016
Galleria Fumagalli Milano
Peter Welz, Portrait. Casa Malaparte, 2016
Peter Welz, Portrait Malaparte, 2016
Galleria Fumagalli Milano
Peter Welz, Portrait. Casa Malaparte, 2016
Peter Welz, Portrait Malaparte, 2016
Galleria Fumagalli Milano
Peter Welz, Portrait. Casa Malaparte, 2016
Peter Welz, Portrait Malaparte, 2016
Galleria Fumagalli Milano
Peter Welz, Portrait. Casa Malaparte, 2016
Peter Welz, Portrait Malaparte, 2016
Galleria Fumagalli Milano
Peter Welz, Portrait. Casa Malaparte, 2016
Peter Welz, Portrait Malaparte, 2016
Galleria Fumagalli Milano
Peter Welz, Portrait. Casa Malaparte, 2016
Peter Welz, Portrait Malaparte, 2016
Galleria Fumagalli Milano
Peter Welz, Portrait. Casa Malaparte, 2016
Peter Welz, Portrait Malaparte, 2016
Galleria Fumagalli Milano
Peter Welz, Portrait. Casa Malaparte, 2016
Peter Welz, Portrait Malaparte, 2016
Galleria Fumagalli Milano
Peter Welz, Portrait. Casa Malaparte, 2016
Peter Welz, Portrait Malaparte, 2016
Galleria Fumagalli Milano

Vedute

Press

artribune.com

2 dicembre 2016
“Le mura di una personalità. Malaparte secondo Peter Welz”

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