PETER WELZ
PETER WELZ
Biografia
Peter Welz nasce a Lauingen in Germania nel 1972, vive e lavora a Berlino. Studia al National College of Art and Design di Dublino (1993-1995), alla Cooper Union di New York (1997) e alla Chelsea School of Art di Londra (1995-1998). Dall’inizio degli anni Duemila, sviluppa un’indagine focalizzata sulla figura umana e la sua relazione con lo spazio e l’architettura. Il suo lavoro è caratterizzato da installazioni multimediali in cui disegno, video e danza sono i mezzi artistici con i quali Peter Welz evoca i temi fondamentali della scultura (figura, spazio, movimento) in maniera fluida e in reciproca successione. L’interesse per il movimento e l’architettura ha dato avvio nel 2005 alle serie Portrait, uno studio su differenti soggetti, tuttora in corso: Portrait #1 è dedicato a Francis Bacon in collaborazione con il coreografo William Forsythe, il quale trasferisce nei suoi passi di danza la struttura dinamica dell’ultimo ritratto di Francis Bacon, trovato incompiuto nel suo studio dopo la morte nel 1992. L’installazione Retranslation | final unfinished portrait (francis bacon) è presentata per la prima volta al Musée du Louvre di Parigi nel 2006. Segue Portrait #2 dedicato a Casa Malaparte, la remota residenza del poeta e scrittore Curzio Malaparte sull’isola di Capri.
Welz la ritrae non solo come struttura architettonica ma come spazio coreografico immerso in un paesaggio isolato, accostandosi ai fotogrammi del film Le Mépris/Il Disprezzo, girato da Jean-Luc Godard nel 1963. Portrait #3 nasce invece dall’analisi delle riprese di Deserto Rosso (1964) di Michelangelo Antonioni, maestro del cinema italiano che ha ridefinito il concetto di “film narrativo” focalizzandosi sull’immagine e sui volti degli attori, specificatamente sulla mimica della protagonista interpretata da Monica Vitti. Nel 2019 inizia Portrait #4, focalizzato sulla figura di AA Bronson, amico e cofondatore del collettivo di artisti General Idea. Nel 2021 prosegue la sua indagine con Portrait #5 dedicato alla figura dell’artista scozzese Douglas Gordon.
Nel corso degli anni sue mostre personali sono state ospitate in importanti istituzioni internazionali, quali: Casa degli Artisti, Milano (2020); Maiiam Contemporary Museum, Chiang Mai, Thailandia (2019); Museum Pfalzgalerie, Kaiserslautern (2010); GNAM, Roma (2009); Weserburg | Museum für Moderne Kunst, Bremen (2008); Musée du Louvre, Parigi (2006); The Renaissance Society, Chicago (2005); Museum for Modern Kunst, Goslar (2005); Irish Museum of Modern Art, Dublino (2004); Goethe Institute, San Pietroburgo (2003).
Peter Welz ha partecipato anche in collettive in istituzioni quali: Hoffmann Collection, Berlino (2020); Falckenberg Collection, Deichtorhallen-Phoenix Hallen, Amburgo (2019); Marta Herford Museum, Herford (2019); Vestfossen Kunstlaboratorium, Oslo (2018); Le Tripostal, Lille (2017); La Cinémathèque Française, Parigi (2015); Museum für Moderne Kunst Weserburg, Brema (2014, 2008); National Museum of Modern Art, Tokyo (2013); Museum für Moderne Kunst, Francoforte (2011); Kunsthalle Hamburg, Amburgo (2010); Museum für Gegenwartskunst, Siegen (2007); Museum Ludwig, Colonia (2006); Museum of Contemporary Art, Denver (2005); Vincent van Gogh Institute, Venray (2002); ICA Institute for Contemporary Arts, Londra (2001). La collaborazione tra l’artista e Galleria Fumagalli inizia nel 2005 con la partecipazione alla collettiva “Visioni”, curata da Annamaria Maggi e presentata nella ex Chiesa di Sant’Agostino a Bergamo. Nel 2009 Welz inaugura la prima personale presso la Galleria, seguita nel 2014 dalla seconda, “Portraits | Installations”, e nel 2016 da “Portrait Malaparte”, quest’ultima allestita nei nuovi spazi milanesi della Galleria.
Biografia
Peter Welz nasce a Lauingen in Germania nel 1972, vive e lavora a Berlino. Studia al National College of Art and Design di Dublino (1993-1995), alla Cooper Union di New York (1997) e alla Chelsea School of Art di Londra (1995-1998). Dall’inizio degli anni Duemila, sviluppa un’indagine focalizzata sulla figura umana e la sua relazione con lo spazio e l’architettura. Il suo lavoro è caratterizzato da installazioni multimediali in cui disegno, video e danza sono i mezzi artistici con i quali Peter Welz evoca i temi fondamentali della scultura (figura, spazio, movimento) in maniera fluida e in reciproca successione. L’interesse per il movimento e l’architettura ha dato avvio nel 2005 alle serie Portrait, uno studio su differenti soggetti, tuttora in corso: Portrait #1 è dedicato a Francis Bacon in collaborazione con il coreografo William Forsythe, il quale trasferisce nei suoi passi di danza la struttura dinamica dell’ultimo ritratto di Francis Bacon, trovato incompiuto nel suo studio dopo la morte nel 1992. L’installazione Retranslation | final unfinished portrait (francis bacon) è presentata per la prima volta al Musée du Louvre di Parigi nel 2006. Segue Portrait #2 dedicato a Casa Malaparte, la remota residenza del poeta e scrittore Curzio Malaparte sull’isola di Capri. Welz la ritrae non solo come struttura architettonica ma come spazio coreografico immerso in un paesaggio isolato, accostandosi ai fotogrammi del film Le Mépris/Il Disprezzo, girato da Jean-Luc Godard nel 1963. Portrait #3 nasce invece dall’analisi delle riprese di Deserto Rosso (1964) di Michelangelo Antonioni, maestro del cinema italiano che ha ridefinito il concetto di “film narrativo” focalizzandosi sull’immagine e sui volti degli attori, specificatamente sulla mimica della protagonista interpretata da Monica Vitti. Nel 2019 inizia Portrait #4, focalizzato sulla figura di AA Bronson, amico e cofondatore del collettivo di artisti General Idea. Nel 2021 prosegue la sua indagine con Portrait #5 dedicato alla figura dell’artista scozzese Douglas Gordon.
Nel corso degli anni sue mostre personali sono state ospitate in importanti istituzioni internazionali, quali: Casa degli Artisti, Milano (2020); Maiiam Contemporary Museum, Chiang Mai, Thailandia (2019); Museum Pfalzgalerie, Kaiserslautern (2010); GNAM, Roma (2009); Weserburg | Museum für Moderne Kunst, Bremen (2008); Musée du Louvre, Parigi (2006); The Renaissance Society, Chicago (2005); Museum for Modern Kunst, Goslar (2005); Irish Museum of Modern Art, Dublino (2004); Goethe Institute, San Pietroburgo (2003).
Peter Welz ha partecipato anche in collettive in istituzioni quali: Hoffmann Collection, Berlino (2020); Falckenberg Collection, Deichtorhallen-Phoenix Hallen, Amburgo (2019); Marta Herford Museum, Herford (2019); Vestfossen Kunstlaboratorium, Oslo (2018); Le Tripostal, Lille (2017); La Cinémathèque Française, Parigi (2015); Museum für Moderne Kunst Weserburg, Brema (2014, 2008); National Museum of Modern Art, Tokyo (2013); Museum für Moderne Kunst, Francoforte (2011); Kunsthalle Hamburg, Amburgo (2010); Museum für Gegenwartskunst, Siegen (2007); Museum Ludwig, Colonia (2006); Museum of Contemporary Art, Denver (2005); Vincent van Gogh Institute, Venray (2002); ICA Institute for Contemporary Arts, Londra (2001). La collaborazione tra l’artista e Galleria Fumagalli inizia nel 2005 con la partecipazione alla collettiva “Visioni”, curata da Annamaria Maggi e presentata nella ex Chiesa di Sant’Agostino a Bergamo. Nel 2009 Welz inaugura la prima personale presso la Galleria, seguita nel 2014 dalla seconda, “Portraits | Installations”, e nel 2016 da “Portrait Malaparte”, quest’ultima allestita nei nuovi spazi milanesi della Galleria.
Opere
Opere
Mostre
MOSTRE PERSONALI
PETER WELZ
Portrait Malaparte
Inaugurazione 16 novembre 2016
Dal 17 novembre al 20 dicembre 2016
PETER WELZ
Portraits | Installations
Inaugurazione 13 novembre 2014
Dal 14 novembre 2014 al 6 gennaio 2015
MOSTRE COLLETTIVE
Mostre
MOSTRE PERSONALI
PETER WELZ
Portrait Malaparte
Inaugurazione 16 novembre 2016
Dal 17 novembre al 20 dicembre 2016
PETER WELZ
Portraits | Installations
Inaugurazione 13 novembre 2014
Dal 14 novembre 2014 al 6 gennaio 2015
MOSTRE COLLETTIVE
Istituzioni