JANNIS KOUNELLIS
JANNIS KOUNELLIS
Biografia
Jannis Kounellis nasce nel 1936 a Il Pireo in Grecia, si trasferisce a Roma nel 1956, dove studia, soggiorna e lavora. Viaggiatore instancabile, muore a Roma nel febbraio 2017. Durante gli studi all’Accademia di Belle Arti di Roma, stimolato dagli insegnamenti di Toti Scialoja, Kounellis si avvicina alle esperienze dell’espressionismo astratto americano e dell’Informale europeo. Nei primi lavori di inizio anni ’60 l’artista veicola con la pittura una scrittura ermetica e frammentaria composta da segni e simboli. Pur discostandosi dalla tecnica pittorica classica, Kounellis si è sempre considerato un pittore: «Ho la mentalità di un pittore. Questa è la mia identità. Non potrei abbandonarla anche se lo volessi. In greco la parola pittore è zōgraphos, che significa qualcuno che disegna la vita. Il greco è molto più preciso. È una questione di esperienza di vita.» L’artista sostituisce infatti la superficie della tela con la lastra di metallo, intervenendovi con oggetti di uso comune. Attraverso l’impiego di materiali (quali iuta, cera, carbone, vetro, tessuti, polvere di caffè, ecc…) resi capaci di stimolare a livello sensoriale, viene evocata l’esistenza umana nella sua quotidianità e conflittualità. Nel tentativo di affrontare tale drammaticità, l’artista propone una soluzione catartica, quasi seguendo la trama di una tragedia greca, non potendo prescindere il confronto con l’esistenza.
A partire dalla fine degli anni ’60, Jannis Kounellis inizia a partecipare alle mostre organizzate all’interno dell’ambito dell’Arte Povera, fondato da Germano Celant nel 1967. In questi stessi anni anche il teatro e la sua costruzione scenografica divengono componenti fondamentali della sua ricerca artistica.
Esordisce al Teatro Stabile di Torino con il regista Carlo Quartucci per lo spettacolo I testimoni di T. Rózewicz (1968-69) per cui crea una scena fatta di sacchi di carbone.
Numerose le esposizioni personali in prestigiose istituzioni internazionali, tra queste: Walker Art Center, Minneapolis (2022); Fondazione Prada, Venezia (2019); MKM, Duisburg (2018); MAC-USP, Sao Paulo (2016); Musée d’Art Moderne et Contemporain, Saint-Étienne Métropole (2014); Palazzo Belmonte Riso, Palermo (2012); Today Art Museum, Beijing (2011); Château de Chaumont-sur-Loire (2008); Musée d’Orsay, Parigi (2007); Neue Nationalgalerie, Berlino (2007); Museo Madre, Napoli (2006); Albertina, Vienna (2005); Vijecnica – National Library, Sarajevo (2004); GNAM, Roma (2002); Centro Pecci, Prato (2001); MNBA, Buenos Aires (2000); Centro de Arte Reina Sofía, Madrid (1996); Palazzo Fabroni, Pistoia (1993); PAC, Milano (1992); Stedelijk Museum, Amsterdam (1990); Castello di Rivoli, Torino (1988); MAC, Montréal (1987); MCA, Chicago (1986); CAPC, Bordeaux (1985); Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (1980); Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam (1977). Tra le rassegne internazionali: Biennale di Venezia (2015, 2011, 1993, 1988, 1984, 1980, 1978, 1976, 1972); Biennale di Sydney (2008); Biennale di Istanbul (1993); documenta, Kassel (1982, 1977, 1972).
Tra le più recenti mostre collettive in istituzioni: Jeu de Paume, Parigi (2022); Centro Pecci, Prato (2022); Magazzino Italian Art, Cold Spring, NY (2021); Metropolitan Museum of Manila (2020); MAMC, Saint-Étienne Métropole (2019); Philadelphia Museum of Art (2018);
Stedelijk Museum, Amsterdam (2016); Pinacoteca di Brera, Milano (2015); Guggenheim Museum, Bilbao (2014); Fondazione Prada, Venezia (2014); MoMA, New York (2013), MACBA, Barcellona (2010); Museo Madre, Napoli (2009); Tel Aviv Museum of Art (2007); Palazzo Grassi, Venezia (2006); National Gallery of Modern Art, New Delhi (2005).
La collaborazione con Galleria Fumagalli inizia nel 2003 con la prima mostra personale negli spazi di Bergamo, seguita nel 2005 dalla partecipazione alla collettiva “Visioni” a cura di Annamaria Maggi presso l’ex Chiesa di Sant’Agostino a Bergamo. Nel 2009 la seconda personale, in collaborazione con il Museo Bernareggi, è seguita da un volume edito da Silvana Editoriale, con un testo di Franco Fanelli. Nel 2010 la Galleria contribuisce attivamente alla realizzazione della personale al Teatro Margherita di Bari, in occasione della quale è stata commissionata la scultura per Piazza del Ferrarese; la mostra è accompagnata da un volume pubblicato da Silvana Editoriale con testi di Bruno Corà, Vito Labarile e Annamaria Maggi. Il 28 dicembre 2015 si svolge alla Scatola Magica del Piccolo Teatro di Milano la performance Die Hamletmaschine di Heiner Müller, con la regia di Theodoros Terzopoulos e la scena di Jannis Kounellis, a cura di Annamaria Maggi e Alexandra Papadopoulos; l’anno seguente presso la Galleria viene proiettato il video della performance e il riallestimento di parte della scenografia nell’ambito della sua terza personale: “Jannis Kounellis e il Teatro”. Nel 2021 le opere di Jannis Kounellis sono state selezionate dal critico Lóránd Hegyi per essere incluse nella quarta e nell’ottava mostra del programma espositivo “MY30YEARS – Coherency in Diversity”.
Biografia
Jannis Kounellis nasce nel 1936 a Il Pireo in Grecia, si trasferisce a Roma nel 1956, dove studia, soggiorna e lavora. Viaggiatore instancabile, muore a Roma nel febbraio 2017. Durante gli studi all’Accademia di Belle Arti di Roma, stimolato dagli insegnamenti di Toti Scialoja, Kounellis si avvicina alle esperienze dell’espressionismo astratto americano e dell’Informale europeo. Nei primi lavori di inizio anni ’60 l’artista veicola con la pittura una scrittura ermetica e frammentaria composta da segni e simboli. Pur discostandosi dalla tecnica pittorica classica, Kounellis si è sempre considerato un pittore: «Ho la mentalità di un pittore. Questa è la mia identità. Non potrei abbandonarla anche se lo volessi. In greco la parola pittore è zōgraphos, che significa qualcuno che disegna la vita. Il greco è molto più preciso. È una questione di esperienza di vita.» L’artista sostituisce infatti la superficie della tela con la lastra di metallo, intervenendovi con oggetti di uso comune. Attraverso l’impiego di materiali (quali iuta, cera, carbone, vetro, tessuti, polvere di caffè, ecc…) resi capaci di stimolare a livello sensoriale, viene evocata l’esistenza umana nella sua quotidianità e conflittualità. Nel tentativo di affrontare tale drammaticità, l’artista propone una soluzione catartica, quasi seguendo la trama di una tragedia greca, non potendo prescindere il confronto con l’esistenza.
A partire dalla fine degli anni ’60, Jannis Kounellis inizia a partecipare alle mostre organizzate all’interno dell’ambito dell’Arte Povera, fondato da Germano Celant nel 1967. In questi stessi anni anche il teatro e la sua costruzione scenografica divengono componenti fondamentali della sua ricerca artistica. Esordisce al Teatro Stabile di Torino con il regista Carlo Quartucci per lo spettacolo I testimoni di T. Rózewicz (1968-69) per cui crea una scena fatta di sacchi di carbone.
Numerose le esposizioni personali in prestigiose istituzioni internazionali, tra queste: Walker Art Center, Minneapolis (2022); Fondazione Prada, Venezia (2019); MKM, Duisburg (2018); MAC-USP, Sao Paulo (2016); Musée d’Art Moderne et Contemporain, Saint-Étienne Métropole (2014); Palazzo Belmonte Riso, Palermo (2012); Today Art Museum, Beijing (2011); Château de Chaumont-sur-Loire (2008); Musée d’Orsay, Parigi (2007); Neue Nationalgalerie, Berlino (2007); Museo Madre, Napoli (2006); Albertina, Vienna (2005); Vijecnica – National Library, Sarajevo (2004); GNAM, Roma (2002); Centro Pecci, Prato (2001); MNBA, Buenos Aires (2000); Centro de Arte Reina Sofía, Madrid (1996); Palazzo Fabroni, Pistoia (1993); PAC, Milano (1992); Stedelijk Museum, Amsterdam (1990); Castello di Rivoli, Torino (1988); MAC, Montréal (1987); MCA, Chicago (1986); CAPC, Bordeaux (1985); Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (1980); Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam (1977). Tra le rassegne internazionali: Biennale di Venezia (2015, 2011, 1993, 1988, 1984, 1980, 1978, 1976, 1972); Biennale di Sydney (2008); Biennale di Istanbul (1993); documenta, Kassel (1982, 1977, 1972).
Tra le più recenti mostre collettive in istituzioni: Jeu de Paume, Parigi (2022); Centro Pecci, Prato (2022); Magazzino Italian Art, Cold Spring, NY (2021); Metropolitan Museum of Manila (2020); MAMC, Saint-Étienne Métropole (2019); Philadelphia Museum of Art (2018); Stedelijk Museum, Amsterdam (2016); Pinacoteca di Brera, Milano (2015); Guggenheim Museum, Bilbao (2014); Fondazione Prada, Venezia (2014); MoMA, New York (2013), MACBA, Barcellona (2010); Museo Madre, Napoli (2009); Tel Aviv Museum of Art (2007); Palazzo Grassi, Venezia (2006); National Gallery of Modern Art, New Delhi (2005).
La collaborazione con Galleria Fumagalli inizia nel 2003 con la prima mostra personale negli spazi di Bergamo, seguita nel 2005 dalla partecipazione alla collettiva “Visioni” a cura di Annamaria Maggi presso l’ex Chiesa di Sant’Agostino a Bergamo. Nel 2009 la seconda personale, in collaborazione con il Museo Bernareggi, è seguita da un volume edito da Silvana Editoriale, con un testo di Franco Fanelli. Nel 2010 la Galleria contribuisce attivamente alla realizzazione della personale al Teatro Margherita di Bari, in occasione della quale è stata commissionata la scultura per Piazza del Ferrarese; la mostra è accompagnata da un volume pubblicato da Silvana Editoriale con testi di Bruno Corà, Vito Labarile e Annamaria Maggi. Il 28 dicembre 2015 si svolge alla Scatola Magica del Piccolo Teatro di Milano la performance Die Hamletmaschine di Heiner Müller, con la regia di Theodoros Terzopoulos e la scena di Jannis Kounellis, a cura di Annamaria Maggi e Alexandra Papadopoulos; l’anno seguente presso la Galleria viene proiettato il video della performance e il riallestimento di parte della scenografia nell’ambito della sua terza personale: “Jannis Kounellis e il Teatro”. Nel 2021 le opere di Jannis Kounellis sono state selezionate dal critico Lóránd Hegyi per essere incluse nella quarta e nell’ottava mostra del programma espositivo “MY30YEARS – Coherency in Diversity”.
Opere
Opere
Press
artnews.com
3 novembre 2018
“Ashes and Gold in First Substantial Jannis Kounellis Show Since Artist’s Death”
Press
artnews.com
3 novembre 2018
“Ashes and Gold in First Substantial Jannis Kounellis Show Since Artist’s Death”
Mostre
MOSTRE PERSONALI
JANNIS KOUNELLIS
Jannis Kounellis e il Teatro
Inaugurazione 12 ottobre 2016
Dal 13 ottobre al 20 dicembre 2016
JANNIS KOUNELLIS
Jannis Kounellis a Bergamo
Inaugurazione 23 maggio 2009
Dal 26 maggio al 26 settembre 2009
JANNIS KOUNELLIS
Opere recenti
Inaugurazione 25 ottobre 2003
Dal 28 ottobre al 6 dicembre 2003
MOSTRE COLLETTIVE
Concretezza dell’essenzialità
Inaugurazione 16 febbraio 2022
Dal 17 febbraio al 29 aprile 2022
Visioni. 20 artisti a Sant’Agostino
Inaugurazione 8 aprile 2005
Dal 9 aprile all’11 giugno 2005
Mostre
MOSTRE PERSONALI
JANNIS KOUNELLIS
Jannis Kounellis e il Teatro
Inaugurazione 12 ottobre 2016
Dal 13 ottobre al 20 dicembre 2016
JANNIS KOUNELLIS
Jannis Kounellis a Bergamo
Inaugurazione 23 maggio 2009
Dal 26 maggio al 26 settembre 2009
JANNIS KOUNELLIS
Opere recenti
Inaugurazione 25 ottobre 2003
Dal 28 ottobre al 6 dicembre 2003
MOSTRE COLLETTIVE
Concretezza dell’essenzialità
Inaugurazione 16 febbraio 2022
Dal 17 febbraio al 29 aprile 2022
Visioni. 20 artisti a Sant’Agostino
Inaugurazione 8 aprile 2005
Dal 9 aprile all’11 giugno 2005
Istituzioni