Jannis Kounellis

By 14 Marzo 2017 Artisti

JANNIS KOUNELLIS

JANNIS KOUNELLIS

Biografia

Jannis Kounellis nasce nel 1936 a Il Pireo in Grecia, si trasferisce a Roma nel 1956, dove studia, soggiorna e lavora. Viaggiatore instancabile, muore a Roma nel febbraio 2017. Durante gli studi all’Accademia di Belle Arti di Roma, stimolato dagli insegnamenti di Toti Scialoja, Kounellis si avvicina alle esperienze dell’espressionismo astratto americano e dell’Informale europeo. Nei primi lavori di inizio anni ’60 l’artista veicola con la pittura una scrittura ermetica e frammentaria composta da segni e simboli. Pur discostandosi dalla tecnica pittorica classica, Kounellis si è sempre considerato un pittore: «Ho la mentalità di un pittore. Questa è la mia identità. Non potrei abbandonarla anche se lo volessi. In greco la parola pittore è zōgraphos, che significa qualcuno che disegna la vita. Il greco è molto più preciso. È una questione di esperienza di vita.» L’artista sostituisce infatti la superficie della tela con la lastra di metallo, intervenendovi con oggetti di uso comune. Attraverso l’impiego di materiali (quali iuta, cera, carbone, vetro, tessuti, polvere di caffè, ecc…) resi capaci di stimolare a livello sensoriale, viene evocata l’esistenza umana nella sua quotidianità e conflittualità. Nel tentativo di affrontare tale drammaticità, l’artista propone una soluzione catartica, quasi seguendo la trama di una tragedia greca, non potendo prescindere il confronto con l’esistenza.
A partire dalla fine degli anni ’60, Jannis Kounellis inizia a partecipare alle mostre organizzate all’interno dell’ambito dell’Arte Povera, fondato da Germano Celant nel 1967. In questi stessi anni anche il teatro e la sua costruzione scenografica divengono componenti fondamentali della sua ricerca artistica.

Esordisce al Teatro Stabile di Torino con il regista Carlo Quartucci per lo spettacolo I testimoni di T. Rózewicz (1968-69) per cui crea una scena fatta di sacchi di carbone.
Numerose le esposizioni personali in prestigiose istituzioni internazionali, tra queste: Walker Art Center, Minneapolis (2022); Fondazione Prada, Venezia (2019); MKM, Duisburg (2018); MAC-USP, Sao Paulo (2016); Musée d’Art Moderne et Contemporain, Saint-Étienne Métropole (2014); Palazzo Belmonte Riso, Palermo (2012); Today Art Museum, Beijing (2011); Château de Chaumont-sur-Loire (2008); Musée d’Orsay, Parigi (2007); Neue Nationalgalerie, Berlino (2007); Museo Madre, Napoli (2006); Albertina, Vienna (2005); Vijecnica – National Library, Sarajevo (2004); GNAM, Roma (2002); Centro Pecci, Prato (2001); MNBA, Buenos Aires (2000); Centro de Arte Reina Sofía, Madrid (1996); Palazzo Fabroni, Pistoia (1993); PAC, Milano (1992); Stedelijk Museum, Amsterdam (1990); Castello di Rivoli, Torino (1988); MAC, Montréal (1987); MCA, Chicago (1986); CAPC, Bordeaux (1985); Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (1980); Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam (1977). Tra le rassegne internazionali: Biennale di Venezia (2015, 2011, 1993, 1988, 1984, 1980, 1978, 1976, 1972); Biennale di Sydney (2008); Biennale di Istanbul (1993); documenta, Kassel (1982, 1977, 1972).
Tra le più recenti mostre collettive in istituzioni: Jeu de Paume, Parigi (2022); Centro Pecci, Prato (2022); Magazzino Italian Art, Cold Spring, NY (2021); Metropolitan Museum of Manila (2020); MAMC, Saint-Étienne Métropole (2019); Philadelphia Museum of Art (2018);

Stedelijk Museum, Amsterdam (2016); Pinacoteca di Brera, Milano (2015); Guggenheim Museum, Bilbao (2014); Fondazione Prada, Venezia (2014); MoMA, New York (2013), MACBA, Barcellona (2010); Museo Madre, Napoli (2009); Tel Aviv Museum of Art (2007); Palazzo Grassi, Venezia (2006); National Gallery of Modern Art, New Delhi (2005).
La collaborazione con Galleria Fumagalli inizia nel 2003 con la prima mostra personale negli spazi di Bergamo, seguita nel 2005 dalla partecipazione alla collettiva “Visioni” a cura di Annamaria Maggi presso l’ex Chiesa di Sant’Agostino a Bergamo. Nel 2009 la seconda personale, in collaborazione con il Museo Bernareggi, è seguita da un volume edito da Silvana Editoriale, con un testo di Franco Fanelli. Nel 2010 la Galleria contribuisce attivamente alla realizzazione della personale al Teatro Margherita di Bari, in occasione della quale è stata commissionata la scultura per Piazza del Ferrarese; la mostra è accompagnata da un volume pubblicato da Silvana Editoriale con testi di Bruno Corà, Vito Labarile e Annamaria Maggi. Il 28 dicembre 2015 si svolge alla Scatola Magica del Piccolo Teatro di Milano la performance Die Hamletmaschine di Heiner Müller, con la regia di Theodoros Terzopoulos e la scena di Jannis Kounellis, a cura di Annamaria Maggi e Alexandra Papadopoulos; l’anno seguente presso la Galleria viene proiettato il video della performance e il riallestimento di parte della scenografia nell’ambito della sua terza personale: “Jannis Kounellis e il Teatro”. Nel 2021 le opere di Jannis Kounellis sono state selezionate dal critico Lóránd Hegyi per essere incluse nella quarta e nell’ottava mostra del programma espositivo “MY30YEARS – Coherency in Diversity”.

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Biografia

Jannis Kounellis nasce nel 1936 a Il Pireo in Grecia, si trasferisce a Roma nel 1956, dove studia, soggiorna e lavora. Viaggiatore instancabile, muore a Roma nel febbraio 2017. Durante gli studi all’Accademia di Belle Arti di Roma, stimolato dagli insegnamenti di Toti Scialoja, Kounellis si avvicina alle esperienze dell’espressionismo astratto americano e dell’Informale europeo. Nei primi lavori di inizio anni ’60 l’artista veicola con la pittura una scrittura ermetica e frammentaria composta da segni e simboli. Pur discostandosi dalla tecnica pittorica classica, Kounellis si è sempre considerato un pittore: «Ho la mentalità di un pittore. Questa è la mia identità. Non potrei abbandonarla anche se lo volessi. In greco la parola pittore è zōgraphos, che significa qualcuno che disegna la vita. Il greco è molto più preciso. È una questione di esperienza di vita.» L’artista sostituisce infatti la superficie della tela con la lastra di metallo, intervenendovi con oggetti di uso comune. Attraverso l’impiego di materiali (quali iuta, cera, carbone, vetro, tessuti, polvere di caffè, ecc…) resi capaci di stimolare a livello sensoriale, viene evocata l’esistenza umana nella sua quotidianità e conflittualità. Nel tentativo di affrontare tale drammaticità, l’artista propone una soluzione catartica, quasi seguendo la trama di una tragedia greca, non potendo prescindere il confronto con l’esistenza.
A partire dalla fine degli anni ’60, Jannis Kounellis inizia a partecipare alle mostre organizzate all’interno dell’ambito dell’Arte Povera, fondato da Germano Celant nel 1967. In questi stessi anni anche il teatro e la sua costruzione scenografica divengono componenti fondamentali della sua ricerca artistica. Esordisce al Teatro Stabile di Torino con il regista Carlo Quartucci per lo spettacolo I testimoni di T. Rózewicz (1968-69) per cui crea una scena fatta di sacchi di carbone.

Numerose le esposizioni personali in prestigiose istituzioni internazionali, tra queste: Walker Art Center, Minneapolis (2022); Fondazione Prada, Venezia (2019); MKM, Duisburg (2018); MAC-USP, Sao Paulo (2016); Musée d’Art Moderne et Contemporain, Saint-Étienne Métropole (2014); Palazzo Belmonte Riso, Palermo (2012); Today Art Museum, Beijing (2011); Château de Chaumont-sur-Loire (2008); Musée d’Orsay, Parigi (2007); Neue Nationalgalerie, Berlino (2007); Museo Madre, Napoli (2006); Albertina, Vienna (2005); Vijecnica – National Library, Sarajevo (2004); GNAM, Roma (2002); Centro Pecci, Prato (2001); MNBA, Buenos Aires (2000); Centro de Arte Reina Sofía, Madrid (1996); Palazzo Fabroni, Pistoia (1993); PAC, Milano (1992); Stedelijk Museum, Amsterdam (1990); Castello di Rivoli, Torino (1988); MAC, Montréal (1987); MCA, Chicago (1986); CAPC, Bordeaux (1985); Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (1980); Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam (1977). Tra le rassegne internazionali: Biennale di Venezia (2015, 2011, 1993, 1988, 1984, 1980, 1978, 1976, 1972); Biennale di Sydney (2008); Biennale di Istanbul (1993); documenta, Kassel (1982, 1977, 1972).

Tra le più recenti mostre collettive in istituzioni: Jeu de Paume, Parigi (2022); Centro Pecci, Prato (2022); Magazzino Italian Art, Cold Spring, NY (2021); Metropolitan Museum of Manila (2020); MAMC, Saint-Étienne Métropole (2019); Philadelphia Museum of Art (2018); Stedelijk Museum, Amsterdam (2016); Pinacoteca di Brera, Milano (2015); Guggenheim Museum, Bilbao (2014); Fondazione Prada, Venezia (2014); MoMA, New York (2013), MACBA, Barcellona (2010); Museo Madre, Napoli (2009); Tel Aviv Museum of Art (2007); Palazzo Grassi, Venezia (2006); National Gallery of Modern Art, New Delhi (2005).
La collaborazione con Galleria Fumagalli inizia nel 2003 con la prima mostra personale negli spazi di Bergamo, seguita nel 2005 dalla partecipazione alla collettiva “Visioni” a cura di Annamaria Maggi presso l’ex Chiesa di Sant’Agostino a Bergamo. Nel 2009 la seconda personale, in collaborazione con il Museo Bernareggi, è seguita da un volume edito da Silvana Editoriale, con un testo di Franco Fanelli. Nel 2010 la Galleria contribuisce attivamente alla realizzazione della personale al Teatro Margherita di Bari, in occasione della quale è stata commissionata la scultura per Piazza del Ferrarese; la mostra è accompagnata da un volume pubblicato da Silvana Editoriale con testi di Bruno Corà, Vito Labarile e Annamaria Maggi. Il 28 dicembre 2015 si svolge alla Scatola Magica del Piccolo Teatro di Milano la performance Die Hamletmaschine di Heiner Müller, con la regia di Theodoros Terzopoulos e la scena di Jannis Kounellis, a cura di Annamaria Maggi e Alexandra Papadopoulos; l’anno seguente presso la Galleria viene proiettato il video della performance e il riallestimento di parte della scenografia nell’ambito della sua terza personale: “Jannis Kounellis e il Teatro”. Nel 2021 le opere di Jannis Kounellis sono state selezionate dal critico Lóránd Hegyi per essere incluse nella quarta e nell’ottava mostra del programma espositivo “MY30YEARS – Coherency in Diversity”.

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Opere

Jannis Kounellis, Senza titolo, 2000. Lamiera di ferro, lastra di metallo, coperta, 200x180x15 cm
Jannis Kounellis, Senza titolo, 2000
Lamiera di ferro, lastra di metallo, coperta, 200x180x15 cm
Jannis Kounellis, Senza titolo 2005. Lamiera di ferro, vernice su carta, sacco di juta con carbone, 200x180x30 cm
Jannis Kounellis, Senza titolo, 2005
Lamiera di ferro, vernice su carta, sacco di juta con carbone, 200x180x30 cm
Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009, 200x180x12
Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009
Lamiere di ferro, cappotti, piombo, 200x180x12 cm
Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009, 200x180_singolo 1
Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009
Lamiere di ferro, cappotti, 200x180x10 cm
Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009, 200x540 def
Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009
Lamiere di ferro, cappotti, 200x360x10 cm
Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009. Reti metalliche, ganci cappotti, 353x865x30 cm
Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009
Reti metalliche, ganci, cappotti, 353x865x30 cm
Jannis Kounellis, Senza titolo, 2002. Pastello a olio su carta, 83x63 cm
Jannis Kounellis, Senza titolo, 2002
Pastello a olio su carta, 83x63 cm
Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009. Pastello a olio su carta, 63x83 cm
Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009
Pastello a olio su carta, 63x83 cm
Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009. Pastello a olio su carta, 63x83 cm
Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009
Pastello a olio su carta, 63x83 cm

Opere

Jannis Kounellis, Senza titolo, 2000. Lamiera di ferro, lastra di metallo, coperta, 200x180x15 cm

Jannis Kounellis, Senza titolo, 2000. Lamiera di ferro, lastra di metallo, coperta, 200x180x15 cm

Jannis Kounellis, Senza titolo, 2005. Lamiera di ferro, vernice su carta, sacco di juta con carbone, 200x180x30 cm

Jannis Kounellis, Senza titolo, 2005. Lamiera di ferro, vernice su carta, sacco di juta con carbone,

Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009. Lamiere di ferro, cappotti, piombo, 200x180x12 cm

Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009. Lamiere di ferro, cappotti, piombo, 200x180x12 cm

Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009. Lamiere di ferro, cappotti, 200x180x10 cm

Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009. Lamiere di ferro, cappotti, 200x180x10 cm

Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009. Lamiere di ferro, cappotti, 200x360x10 cm

Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009. Lamiere di ferro, cappotti, 200x360x10 cm

Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009. Reti metalliche, ganci, cappotti, 353x865x30 cm

Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009. Reti metalliche, ganci, cappotti, 353x865x30 cm

Jannis Kounellis, Senza titolo, 2002. Pastello a olio su carta, 83x63 cm

Jannis Kounellis, Senza titolo, 2002. Pastello a olio su carta, 83x63 cm

Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009. Pastello a olio su carta, 63x83 cm

Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009. Pastello a olio su carta, 63x83 cm

Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009. Pastello a olio su carta, 63x83 cm

Jannis Kounellis, Senza titolo, 2009. Pastello a olio su carta, 63x83 cm

Press

artnews.com

3 novembre 2018
“Ashes and Gold in First Substantial Jannis Kounellis Show Since Artist’s Death”

Leggi Articolo  →

Artforum

Novembre 2016
“Jannis Kounellis”

Leggi Articolo  →

apollo-magazine.com

8 aprile 2016
“Everything needs to be centred on humanity”

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artnews.com

25 giugno 2015
“Kounellis horses have first U.S. showing…”

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Flash Art

Maggio 2012
“Rivoluzioni rotazioni”

Leggi Articolo  →

artpulsemagazine.com

Febbraio 2012
“Jannis Kounellis: Non-Verbal Communication”

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Press

artnews.com

3 novembre 2018
“Ashes and Gold in First Substantial Jannis Kounellis Show Since Artist’s Death”

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Artforum

Novembre 2016
“Jannis Kounellis”

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apollo-magazine.com

8 aprile 2016
“Everything needs to be centred on humanity”

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25 giugno 2015
“Kounellis horses have first U.S. showing…”

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Flash Art

Maggio 2012
“Rivoluzioni rotazioni”

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artpulsemagazine.com

Febbraio 2012
“Jannis Kounellis: Non-Verbal Communication”

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Mostre

MOSTRE PERSONALI

OMAGGIO A JANNIS KOUNELLIS

Dal 14 al 22 dicembre 2022

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JANNIS KOUNELLIS
Jannis Kounellis e il Teatro

Inaugurazione 12 ottobre 2016
Dal 13 ottobre al 20 dicembre 2016

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JANNIS KOUNELLIS
Jannis Kounellis a Bergamo

Inaugurazione 23 maggio 2009
Dal 26 maggio al 26 settembre 2009

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JANNIS KOUNELLIS
Opere recenti 

Inaugurazione 25 ottobre 2003
Dal 28 ottobre al 6 dicembre 2003

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MOSTRE COLLETTIVE

Concretezza dell’essenzialità

Inaugurazione 16 febbraio 2022
Dal 17 febbraio al 29 aprile 2022

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Switch On 3

Inaugurazione 23 febbraio 2017
Dal 24 febbraio al 1 aprile 2017

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Summer Show

Inaugurazione 15 giugno 2013
Dal 18 giugno al 15 settembre 2013

Vai a mostra  →

Switch On

Inaugurazione 4 ottobre 2012
Dal 5 ottobre al 15 novembre 2012

Vai a mostra  →

Visioni. 20 artisti a Sant’Agostino

Inaugurazione 8 aprile 2005
Dal 9 aprile all’11 giugno 2005

Vai a mostra  →

AAVV:30 

Inaugurazione 27 novembre 2004
Dal 30 novembre 2004 al 30 gennaio 2005

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Mostre

MOSTRE PERSONALI

OMAGGIO A JANNIS KOUNELLIS

Dal 14 al 22 dicembre 2022

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JANNIS KOUNELLIS
Jannis Kounellis e il Teatro

Inaugurazione 12 ottobre 2016
Dal 13 ottobre al 20 dicembre 2016

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JANNIS KOUNELLIS
Jannis Kounellis a Bergamo

Inaugurazione 23 maggio 2009
Dal 26 maggio al 26 settembre 2009

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JANNIS KOUNELLIS
Opere recenti 

Inaugurazione 25 ottobre 2003
Dal 28 ottobre al 6 dicembre 2003

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MOSTRE COLLETTIVE

Concretezza dell’essenzialità

Inaugurazione 16 febbraio 2022
Dal 17 febbraio al 29 aprile 2022

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Switch On 3

Inaugurazione 23 febbraio 2017
Dal 24 febbraio al 1 aprile 2017

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Summer Show

Inaugurazione 15 giugno 2013
Dal 18 giugno al 15 settembre 2013

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Switch On

Inaugurazione 4 ottobre 2012
Dal 5 ottobre al 15 novembre 2012

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Visioni. 20 artisti a Sant’Agostino

Inaugurazione 8 aprile 2005
Dal 9 aprile all’11 giugno 2005

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AAVV:30 

Inaugurazione 27 novembre 2004
Dal 30 novembre 2004 al 30 gennaio 2005

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Istituzioni

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