AGOSTINO BONALUMI
AGOSTINO BONALUMI
Biografia
Agostino Bonalumi nasce a Vimercate nel 1935 e muore a Desio nel 2013. Dopo gli studi di disegno tecnico e alcune esperienze legate al superamento della pittura informale attraverso l’utilizzo di materiali “poveri” e sperimentali (cemento, sterpi, paglia), nel 1958 Bonalumi intraprende con Piero Manzoni ed Enrico Castellani (con i quali fonda la rivista “Azimuth” l’anno successivo) un percorso interno alla pittura che mira a ridefinirne il linguaggio, attraverso un processo di azzeramento della rappresentazione; elabora uno stile personale legato all’estroflessione e all’introflessione della tela ottenendo così delle superfici la cui forma cambia in relazione all’incidenza della luce e del punto di vista. Il critico Gillo Dorfles ha puntualmente definito queste opere “pittura-oggetto” per la loro capacità di tenere insieme i linguaggi della pittura e della scultura, stimolando un’esperienza tattile. Con fedeltà a una concezione mai tradita nei vari momenti della sua ricerca, negli ultimi lavori l’artista muove attorno alla creazione di opere in cui il segno sciolto e liberato è ancora allusivo della costruzione, e di ambienti con peculiarità costruttive e percettive.
Agostino Bonalumi si occupa anche di scenografia realizzando nel 1970 per il Teatro Romano di Verona scene e costumi per il balletto “Partita”, e nel 1972 per il Teatro dell’Opera di Roma le scene e i costumi di “Rot”. Le sue prime mostre a Milano sono del 1958 e 1959; nel 1960 espone alla Galleria Azimut insieme a Enrico Castellani e Piero Manzoni. Numerose esposizioni personali e collettive sono state organizzate in spazi pubblici di tutto il mondo, tra le personali: Palazzo Reale, Milano (2018), MARCA, Museo delle Arti di Catanzaro (2014), Moscow Museum of Modern Art (2011), Loggiato di San Bartolomeo, Palermo (2008), Institut Matildenhohe, Darmstadt (2003), Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Portogruaro (1999), Padiglione d’Arte Contemporanea, Ferrara (1985), Museum of Art, Fort Lauderdale, Florida (1981), Italian Cultural Institute, New York (1979), Palazzo dei Musei, Modena (1974). Tra le più importanti mostre collettive in istituzioni: Sammlung Goetz, Monaco (2019), Palazzo Strozzi, Firenze (2018), Solomon R. Guggenheim Museum, New York (2014), Centro Cultural Palacio de la Moneda, Santiago del Cile (2012), Museum of Contemporary Art, Chicago (2009), Palazzo Grassi, Venezia (2008),
MART, Rovereto (2007), Museo della Permanente, Milano (2005), Museo Nacional Reina Sofia, Madrid (2004), Museum of Modern Art, New York (1992), Museo d’Arte Contemporanea Gulbenkian, Lisbona (1986), Museo d’Arte Contemporanea – Castello di Rivoli (1985), Galleria Civica d’Arte Moderna, Bologna (1978), Palais des Beaux Arts, Bruxelles (1969). Tra le partecipazioni a rassegne internazionali: Quadriennale di Roma (1999, 1986) e Biennale di Venezia (1986, 1970). La collaborazione tra Agostino Bonalumi e Galleria Fumagalli inizia nel 1998 con l’allestimento della prima mostra personale e la pubblicazione della monografia con testi di Alberto Fiz e Marco Meneguzzo. Nel 2003 in occasione della retrospettiva dedicata all’artista all’Institut Mathildenhöe a Darmstadt e in coedizione con Galleria Niccoli di Parma, viene editato un volume di oltre 300 pagine, che ne documenta il lavoro dagli esordi, con testi di Gillo Dorfles, Marco Meneguzzo e Klaus Wolbert. Nel 2004, Galleria Fumagalli ospita la seconda mostra personale “Agostino Bonalumi. L’esperienza spaziale – Provocazione tra costruzione e percezione”. Nel 2005 Bonalumi espone nella mostra “VISIONI, 20 artisti a Sant’Agostino”.
Biografia
Agostino Bonalumi nasce a Vimercate nel 1935 e muore a Desio nel 2013. Dopo gli studi di disegno tecnico e alcune esperienze legate al superamento della pittura informale attraverso l’utilizzo di materiali “poveri” e sperimentali (cemento, sterpi, paglia), nel 1958 Bonalumi intraprende con Piero Manzoni ed Enrico Castellani (con i quali fonda la rivista “Azimuth” l’anno successivo) un percorso interno alla pittura che mira a ridefinirne il linguaggio, attraverso un processo di azzeramento della rappresentazione; elabora uno stile personale legato all’estroflessione e all’introflessione della tela ottenendo così delle superfici la cui forma cambia in relazione all’incidenza della luce e del punto di vista. Il critico Gillo Dorfles ha puntualmente definito queste opere “pittura-oggetto” per la loro capacità di tenere insieme i linguaggi della pittura e della scultura, stimolando un’esperienza tattile. Con fedeltà a una concezione mai tradita nei vari momenti della sua ricerca, negli ultimi lavori l’artista muove attorno alla creazione di opere in cui il segno sciolto e liberato è ancora allusivo della costruzione, e di ambienti con peculiarità costruttive e percettive.
Agostino Bonalumi si occupa anche di scenografia realizzando nel 1970 per il Teatro Romano di Verona scene e costumi per il balletto “Partita”, e nel 1972 per il Teatro dell’Opera di Roma le scene e i costumi di “Rot”. Le sue prime mostre a Milano sono del 1958 e 1959; nel 1960 espone alla Galleria Azimut insieme a Enrico Castellani e Piero Manzoni. Numerose esposizioni personali e collettive sono state organizzate in spazi pubblici di tutto il mondo, tra le personali: Palazzo Reale, Milano (2018), MARCA, Museo delle Arti di Catanzaro (2014), Moscow Museum of Modern Art (2011), Loggiato di San Bartolomeo, Palermo (2008), Institut Matildenhohe, Darmstadt (2003), Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Portogruaro (1999), Padiglione d’Arte Contemporanea, Ferrara (1985), Museum of Art, Fort Lauderdale, Florida (1981), Italian Cultural Institute, New York (1979), Palazzo dei Musei, Modena (1974). Tra le più importanti mostre collettive in istituzioni: Sammlung Goetz, Monaco (2019), Palazzo Strozzi, Firenze (2018), Solomon R. Guggenheim Museum, New York (2014), Centro Cultural Palacio de la Moneda, Santiago del Cile (2012), Museum of Contemporary Art, Chicago (2009), Palazzo Grassi, Venezia (2008),
MART, Rovereto (2007), Museo della Permanente, Milano (2005), Museo Nacional Reina Sofia, Madrid (2004), Museum of Modern Art, New York (1992), Museo d’Arte Contemporanea Gulbenkian, Lisbona (1986), Museo d’Arte Contemporanea – Castello di Rivoli (1985), Galleria Civica d’Arte Moderna, Bologna (1978), Palais des Beaux Arts, Bruxelles (1969). Tra le partecipazioni a rassegne internazionali: Quadriennale di Roma (1999, 1986) e Biennale di Venezia (1986, 1970). La collaborazione tra Agostino Bonalumi e Galleria Fumagalli inizia nel 1998 con l’allestimento della prima mostra personale e la pubblicazione della monografia con testi di Alberto Fiz e Marco Meneguzzo. Nel 2003 in occasione della retrospettiva dedicata all’artista all’Institut Mathildenhöe a Darmstadt e in coedizione con Galleria Niccoli di Parma, viene editato un volume di oltre 300 pagine, che ne documenta il lavoro dagli esordi, con testi di Gillo Dorfles, Marco Meneguzzo e Klaus Wolbert. Nel 2004, Galleria Fumagalli ospita la seconda mostra personale “Agostino Bonalumi. L’esperienza spaziale – Provocazione tra costruzione e percezione”. Nel 2005 Bonalumi espone nella mostra “VISIONI, 20 artisti a Sant’Agostino”.
Mostre
MOSTRE PERSONALI
AGOSTINO BONALUMI
L’esperienza spaziale
Inaugurazione 13 marzo 2004
Dal 16 marzo al 24 aprile 2004
MOSTRE COLLETTIVE
Visioni. 20 artisti a Sant’Agostino
Inaugurazione 8 aprile 2005
Dal 9 aprile all’11 giugno 2005
Mostre
MOSTRE PERSONALI
AGOSTINO BONALUMI
L’esperienza spaziale
Inaugurazione 13 marzo 2004
Dal 16 marzo al 24 aprile 2004
MOSTRE COLLETTIVE
Visioni. 20 artisti a Sant’Agostino
Inaugurazione 8 aprile 2005
Dal 9 aprile all’11 giugno 2005
Istituzioni