MAURIZIO NANNUCCI – NEON WORDS

By 1 Marzo 2005 Mostre, Maurizio Nannucci

MAURIZIO NANNUCCI

NEON WORDS
Dal 1 marzo al 20 aprile 2005

MAURIZIO NANNUCCI

NEON WORDS
Dal 1 marzo al 20 aprile 2005

Testo

Maurizio Nannucci presenta presso la Galleria Fumagalli a Bergamo sette nuove grandi scritte luminose monocrome che attraversano e avvolgono con i loro riflessi colorati gli interi ambienti della galleria, creando un percorso unitario in cui si afferma la polivalenza semantica tra colore, luce e linguaggio. SHOCK è la parola chiave di questa installazione al neon in sette parti. Rifacendosi alla filosofia di Walter Benjamin, Maurizio Nannucci pone al centro dello spazio lo “Shock” come categoria primaria della percezione ed evidenzia il doppio effetto del provocatorio e brusco affinamento dei sensi; da un lato, una profonda emozione che può essere paralizzante, dall’altro, lo stimolo dei sensi e l’impulso all’azione, derivato dal confrontarsi con una situazione inaspettata.

LOOK / HEAR – Lo shock travolge temporaneamente occhio e orecchio per poi trasformare, attraverso un processo più profondo, la provocazione in un’esperienza nuova e sconosciuta. Questo passaggio da un temporaneo stordimento dei sensi all’elaborazione mentale dell’esperienza distingue lo shock come mezzo artistico dallo “shocking” a effetto tipico della società dei consumi. L’opera d’arte “shoccante” non prevede la ripetizione e il riconoscimento del consueto, ma trasforma la continuità in discontinuità e guida l’attenzione verso livelli di esperienza autonomi dai canoni delle norme tradizionali. In questo modo l’artista esplora le possibilità di liberarsi dalla coazione di riprodurre convenzioni, di esorcizzare miti e di celebrare rituali.

Da questo punto di vista lo shock come tecnica culturale e artistica acquista una carica emancipatoria, sempre mantenendo la sua faccia bifronte. Persiste comunque il pericolo che la persona scoccata venga travolta dalla preponderanza di stimoli inaspettati e violenti, che precipiti senza orientamento nel nulla o che venga totalmente accecata dalla sua sovreccitazione. Durante questo cammino estremo tra stordimento e riorientamento, Maurizio Nannucci lascia che l’esperienza inconsueta del suo lavoro sfoci in un processo conoscitivo e visionario con cui esplorare la ricchezza semantica e il potenziale dei significati e dei segni.

Testo

Maurizio Nannucci presenta presso la Galleria Fumagalli a Bergamo sette nuove grandi scritte luminose monocrome che attraversano e avvolgono con i loro riflessi colorati gli interi ambienti della galleria, creando un percorso unitario in cui si afferma la polivalenza semantica tra colore, luce e linguaggio. SHOCK è la parola chiave di questa installazione al neon in sette parti. Rifacendosi alla filosofia di Walter Benjamin, Maurizio Nannucci pone al centro dello spazio lo “Shock” come categoria primaria della percezione ed evidenzia il doppio effetto del provocatorio e brusco affinamento dei sensi; da un lato, una profonda emozione che può essere paralizzante, dall’altro, lo stimolo dei sensi e l’impulso all’azione, derivato dal confrontarsi con una situazione inaspettata.

LOOK / HEAR – Lo shock travolge temporaneamente occhio e orecchio per poi trasformare, attraverso un processo più profondo, la provocazione in un’esperienza nuova e sconosciuta. Questo passaggio da un temporaneo stordimento dei sensi all’elaborazione mentale dell’esperienza distingue lo shock come mezzo artistico dallo “shocking” a effetto tipico della società dei consumi. L’opera d’arte “shoccante” non prevede la ripetizione e il riconoscimento del consueto, ma trasforma la continuità in discontinuità e guida l’attenzione verso livelli di esperienza autonomi dai canoni delle norme tradizionali. In questo modo l’artista esplora le possibilità di liberarsi dalla coazione di riprodurre convenzioni, di esorcizzare miti e di celebrare rituali.

Da questo punto di vista lo shock come tecnica culturale e artistica acquista una carica emancipatoria, sempre mantenendo la sua faccia bifronte. Persiste comunque il pericolo che la persona scoccata venga travolta dalla preponderanza di stimoli inaspettati e violenti, che precipiti senza orientamento nel nulla o che venga totalmente accecata dalla sua sovreccitazione. Durante questo cammino estremo tra stordimento e riorientamento, Maurizio Nannucci lascia che l’esperienza inconsueta del suo lavoro sfoci in un processo conoscitivo e visionario con cui esplorare la ricchezza semantica e il potenziale dei significati e dei segni.

Vedute

Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Galleria Fumagalli Bergamo
Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Galleria Fumagalli Bergamo
Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Galleria Fumagalli Bergamo
Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Galleria Fumagalli Bergamo
Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Galleria Fumagalli Bergamo
Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Galleria Fumagalli Bergamo

Vedute

Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Galleria Fumagalli Bergamo
Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Galleria Fumagalli Bergamo
Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Galleria Fumagalli Bergamo
Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Galleria Fumagalli Bergamo
Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Galleria Fumagalli Bergamo
Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Maurizio Nannucci, Neon Words, 2005
Galleria Fumagalli Bergamo

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