ANNE E PATRICK POIRIER
ANNE E PATRICK POIRIER

Biografia
Anne e Patrick Poirier sono tra le coppie più celebri della scena artistica internazionale: una simbiosi creativa che ha preso corpo a Villa Medici, cinquant’anni fa. Anne è nata nel 1941 a Marsiglia e Patrick nel 1942 a Nantes. Vincitori del Grand Prix de Rome nel 1967, dopo gli studi all’École nationale supérieure des Arts décoratifs, Anne e Patrick Poirier trascorrono quattro anni alla Villa Medici a Roma (1968-1972) invitati dall’allora direttore Balthus. Dall’inizio della loro residenza decidono di unire la loro visione artistica, firmando congiuntamente i lavori. Parte di quella generazione di artisti che, viaggiando e aprendosi al mondo fin dagli anni Sessanta, sviluppa una fascinazione per le città e le civiltà antiche e, in particolare, i processi della loro scomparsa, non sono più artisti solitari che lavorano nei loro atelier alla ricerca di un linguaggio personale ma viaggiatori, agrimensori di siti archeologici, scopritori di civiltà, religioni e culture. Figli della guerra (nel 1943, Anne assiste ai bombardamenti del porto di Marsiglia, e Patrick perde suo padre durante la distruzione del centro storico di Nantes) denunciano la fragilità delle civiltà e delle culture, e la loro estetica è spesso quella del frammento e della rovina.
Artisti multidisciplinari non si precludono nessun mezzo d’espressione: l’intero corpo di opere di Anne e Patrick Poirier comprende plastici, sculture e installazioni ambientali, fotografie, lavori su carta, dipinti e altri frammenti visivi che parlano della fragilità della vita. In più di quarant’anni di lavoro in comune, loro esposizioni personali si sono tenute nei più importanti musei e istituzioni culturali: MRAC-Musée régional d’art contemporain Occitanie, Sérignan (2021), Château La Coste e Abbaye du Thoronet, Provenza (2021), Accademia di Francia – Villa Medici, Roma (2019), De Pont Museum, Tilburg e Domaine de Chaumont-sur-Loire (2018), Maison Européenne de la Photographie, Parigi (2017), Skulpturenpark Waldfrieden, Wuppertal e Museé d’Art Moderne et Contemporain de Saint-Étienne (2016), Musée Jean Cocteau, Mentone (2015), Espace Louis Vuitton, Tokyo (2013), Museo d’arte contemporanea Donna Regina, Napoli (2011), Villa Medicea La Magia, Quarrata (2006), Kunstmuseum, Thun (2003), The Getty Research Institute, Los Angeles e Musée de l’Élysée, Losanna (1999), Museum Moderner Kunst Ludwig, Vienna (1994), Maison de la Culture, Grenoble (1985), The Brooklyn Museum, New York e Chiesa di San Carpoforo, Milano (1984), Chapelle Saint-Louis de la Salpêtrière, Parigi (1983),
MoMA PS1, New York (1980), MoMA, New York (1979), Palais des Beaux-Arts, Bruxelles e Centre Georges Pompidou, Parigi (1978), CAPC, Bordeaux e Berliner Kunstverein, Berlino (1977), Neue Galerie-Sammlung Ludwig, Aix-la-Chapelle (1973). Hanno partecipato a numerosi appuntamenti internazionali come: Biennale de La Havana (2006), Biennale di Valencia (2003), Biennale di Busan (2002), Biennale di Lione (2000), Biennale d’Istanbul (1987), documenta, Kassel (1977), Biennale di Venezia (1984, 1980, 1976). Da inizio 2017 sono rappresentati in Italia da Galleria Fumagalli a Milano, che dedica loro la personale Dystopia nello stesso anno e partecipa alla pubblicazione della monografia “Anne et Patrick Poirier” (edizioni Flammarion) insieme a Maison Européenne de la Photographie e Galerie Mitterrand di Parigi. Nel 2021 sono inclusi nella prima e nella terza mostra del programma espositivo MY30YEARS – Coherency in Diversity a cura di Lóránd Hegyi.
Biografia
Anne e Patrick Poirier sono tra le coppie più celebri della scena artistica internazionale: una simbiosi creativa che ha preso corpo a Villa Medici, cinquant’anni fa. Anne è nata nel 1941 a Marsiglia e Patrick nel 1942 a Nantes. Vincitori del Grand Prix de Rome nel 1967, dopo gli studi all’École nationale supérieure des Arts décoratifs, Anne e Patrick Poirier trascorrono quattro anni alla Villa Medici a Roma (1968-1972) invitati dall’allora direttore Balthus. Dall’inizio della loro residenza decidono di unire la loro visione artistica, firmando congiuntamente i lavori. Parte di quella generazione di artisti che, viaggiando e aprendosi al mondo fin dagli anni Sessanta, sviluppa una fascinazione per le città e le civiltà antiche e, in particolare, i processi della loro scomparsa, non sono più artisti solitari che lavorano nei loro atelier alla ricerca di un linguaggio personale ma viaggiatori, agrimensori di siti archeologici, scopritori di civiltà, religioni e culture. Figli della guerra (nel 1943, Anne assiste ai bombardamenti del porto di Marsiglia, e Patrick perde suo padre durante la distruzione del centro storico di Nantes) denunciano la fragilità delle civiltà e delle culture, e la loro estetica è spesso quella del frammento e della rovina. Artisti multidisciplinari non si precludono nessun mezzo d’espressione: l’intero corpo di opere di Anne e Patrick Poirier comprende plastici, sculture e installazioni ambientali, fotografie, lavori su carta, dipinti e altri frammenti visivi che parlano della fragilità della vita.
In più di quarant’anni di lavoro in comune, loro esposizioni personali si sono tenute nei più importanti musei e istituzioni culturali: MRAC-Musée régional d’art contemporain Occitanie, Sérignan (2021), Château La Coste e Abbaye du Thoronet, Provenza (2021), Accademia di Francia – Villa Medici, Roma (2019), De Pont Museum, Tilburg e Domaine de Chaumont-sur-Loire (2018), Maison Européenne de la Photographie, Parigi (2017), Skulpturenpark Waldfrieden, Wuppertal e Museé d’Art Moderne et Contemporain de Saint-Étienne (2016), Musée Jean Cocteau, Mentone (2015), Espace Louis Vuitton, Tokyo (2013), Museo d’arte contemporanea Donna Regina, Napoli (2011), Villa Medicea La Magia, Quarrata (2006), Kunstmuseum, Thun (2003), The Getty Research Institute, Los Angeles e Musée de l’Élysée, Losanna (1999), Museum Moderner Kunst Ludwig, Vienna (1994), Maison de la Culture, Grenoble (1985), The Brooklyn Museum, New York e Chiesa di San Carpoforo, Milano (1984), Chapelle Saint-Louis de la Salpêtrière, Parigi (1983), MoMA PS1, New York (1980), MoMA, New York (1979), Palais des Beaux-Arts, Bruxelles e Centre Georges Pompidou, Parigi (1978), CAPC, Bordeaux e Berliner Kunstverein, Berlino (1977), Neue Galerie-Sammlung Ludwig, Aix-la-Chapelle (1973).
Hanno partecipato a numerosi appuntamenti internazionali come: Biennale de La Havana (2006), Biennale di Valencia (2003), Biennale di Busan (2002), Biennale di Lione (2000), Biennale d’Istanbul (1987), documenta, Kassel (1977), Biennale di Venezia (1984, 1980, 1976). Da inizio 2017 sono rappresentati in Italia da Galleria Fumagalli a Milano, che dedica loro la personale Dystopia nello stesso anno e partecipa alla pubblicazione della monografia “Anne et Patrick Poirier” (edizioni Flammarion) insieme a Maison Européenne de la Photographie e Galerie Mitterrand di Parigi. Nel 2021 sono inclusi nella prima e nella terza mostra del programma espositivo MY30YEARS – Coherency in Diversity a cura di Lóránd Hegyi.
Opere
Opere
Press
Le Quotidien de l’Art
12 settembre 2017
“Anne & Patrick Poirier, photographes de l’intranquillité”
Press
Le Quotidien de l’Art
12 settembre 2017
“Anne & Patrick Poirier, photographes de l’intranquillité”
Mostre
MOSTRE PERSONALI

ANNE E PATRICK POIRIER
Dystopia
Inaugurazione 21 settembre 2017
Dal 22 settembre al 20 dicembre 2017
MOSTRE COLLETTIVE

Ironia – Temporalità – Déplacement
Opening 17 novembre 2021
Dal 18 novembre 2021 al 4 febbraio 2022

Architettura – Spazialità – Artefatto
Inaugurazione 26 maggio 2021
Dal 26 maggio al 30 luglio 2021
Mostre
MOSTRE PERSONALI

ANNE E PATRICK POIRIER
Dystopia
Inaugurazione 21 settembre 2017
Dal 22 settembre al 20 dicembre 2017
MOSTRE COLLETTIVE

Ironia – Temporalità – Déplacement
Opening 17 novembre 2021
Dal 18 novembre 2021 al 4 febbraio 2022

Architettura – Spazialità – Artefatto
Inaugurazione 26 maggio 2021
Dal 26 maggio al 30 luglio 2021
Istituzioni
Istituzioni