RICHARD WILSON
RICHARD WILSON
Biografia
Richard Wilson è nato a Londra nel 1953, dove vive e lavora. Studia al London College of Printing, al Hornsey College of Art e all’Università di Reading. È uno dei più acclamati scultori inglesi per i suoi interventi spaziali che traggono ispirazione dai mondi dell’ingegneria e della costruzione. Quasi tutte le sue opere, site-specific ma riadattabili a qualunque spazio architettonico definito, esplorano la spazialità e la mutazione di materiali quotidiani: caravan collassati, taxi smontati, baracche accatastate e scale che non conducono a nulla, sono solo alcuni esempi delle creazioni dell’artista volte a riconfigurare il quotidiano e a mostrare prospettive inaspettate. I suoi assemblaggi mettono in luce l’incongruenza fra il reale e l’artificio, fra l’oggetto e la sua immagine, assicurando un effetto di spaesamento indotto dall’ambiguità tra il sentimento di familiarità e al tempo stesso di novità che rende riconoscibili, ma non del tutto, gli oggetti. Richard Wilson espone a livello nazionale e internazionale da oltre trent’anni e realizza importanti mostre museali e opere pubbliche in paesi come Giappone, Stati Uniti, Brasile, Messico, Russia, Australia e molti altri.
Richard Wilson rappresenta la Gran Bretagna alle biennali di Sydney (1992), San Paolo (1990), Venezia (1986) e alla Triennale di Yokohama (2005), è nominato al Turner Prize in due occasioni ed è insignito della prestigiosa residenza DAAD a Berlino nel 1992/3. È l’unico artista britannico invitato a partecipare all’Echigo-Tsumari Art Triennial 2000, in Giappone. Nel 2006 è eletto membro della Royal Academy e nel 2008 ottiene un dottorato onorario all’Università del Middlesex. Tra i suoi progetti più noti e significativi: 20:50, installato al M.O.N.A. Museum in Tasmania, un mare di olio catramato riflettente; A Slice of Reality opera pubblica realizzata per il sito della Millennium Dome nel 2000, una sezione verticale di una draga oceanica esposta agli effetti del tempo e della marea; Turning the Place Over, commissionata per Liverpool Capitale Europea della Cultura 2008 e attiva fino al 2011, una sezione ovoidale di 10 metri di diametro sulla facciata di un edificio ruotata tridimensionalmente su un fuso; e il più recente Slipstream realizzato nel 2014 per il Terminal 2 dell’aeroporto di Londra Heathrow, un intervento monumentale lungo 80 metri in alluminio che rappresenta il passaggio nello spazio di un oggetto in movimento.
Espone in mostre personali in istituzioni di tutto il mondo quali: Cooper Gallery, Dundee (2018), Palazzo delle Papesse – Centro d’arte contemporanea, Siena (2004), De La Warr Pavilion, Bexhill-on-Sea (2003), Talbot Rice Gallery, Edimburgo (2002), Tate Gallery, Londra (1997), MOCA, Los Angeles (1994), Kunsterhaus Bethanien, Berlino (1993), Centrum Sztuki Wspolczesnej, Varsavia e Museum of Modern Art, Oxford (1990), Kunsthallen Brandts, Odense (1989), Plymouth Arts Centre, Plymouth (1987). Tra le esposizioni collettive in istituzioni: MAXXI, Roma e Hayward Gallery, Londra (2018), Museum of Contemporary Art, Tokyo (2013), Palazzo Fabroni, Pistoia (2010), Peggy Guggenheim Collection, Venezia (2002), Victoria e Albert Museum, Londra (2001), London Institute, Londra (1998), National Gallery of Australia, Canberra (1996), Kunst-Werke Institute for Contemporary Art, Berlino (1993), The Royal Scottish Academy, Edimburgo (1987), Lehmbruch Museum (1980). La collaborazione con Galleria Fumagalli inizia nel 2005 con la partecipazione alla mostra collettiva “AAVV: 30” e prosegue nel 2007 con l’allestimento della prima personale “The Ape Piaggio” a Bergamo, seguita nel 2018 dalla seconda personale “Take an Object” nei nuovi spazi a Milano.
Biografia
Richard Wilson è nato a Londra nel 1953, dove vive e lavora. Studia al London College of Printing, al Hornsey College of Art e all’Università di Reading. È uno dei più acclamati scultori inglesi per i suoi interventi spaziali che traggono ispirazione dai mondi dell’ingegneria e della costruzione. Quasi tutte le sue opere, site-specific ma riadattabili a qualunque spazio architettonico definito, esplorano la spazialità e la mutazione di materiali quotidiani: caravan collassati, taxi smontati, baracche accatastate e scale che non conducono a nulla, sono solo alcuni esempi delle creazioni dell’artista volte a riconfigurare il quotidiano e a mostrare prospettive inaspettate. I suoi assemblaggi mettono in luce l’incongruenza fra il reale e l’artificio, fra l’oggetto e la sua immagine, assicurando un effetto di spaesamento indotto dall’ambiguità tra il sentimento di familiarità e al tempo stesso di novità che rende riconoscibili, ma non del tutto, gli oggetti. Richard Wilson espone a livello nazionale e internazionale da oltre trent’anni e realizza importanti mostre museali e opere pubbliche in paesi come Giappone, Stati Uniti, Brasile, Messico, Russia, Australia e molti altri.
Richard Wilson rappresenta la Gran Bretagna alle biennali di Sydney (1992), San Paolo (1990), Venezia (1986) e alla Triennale di Yokohama (2005), è nominato al Turner Prize in due occasioni ed è insignito della prestigiosa residenza DAAD a Berlino nel 1992/3. È l’unico artista britannico invitato a partecipare all’Echigo-Tsumari Art Triennial 2000, in Giappone. Nel 2006 è eletto membro della Royal Academy e nel 2008 ottiene un dottorato onorario all’Università del Middlesex. Tra i suoi progetti più noti e significativi: 20:50, installato al M.O.N.A. Museum in Tasmania, un mare di olio catramato riflettente; A Slice of Reality opera pubblica realizzata per il sito della Millennium Dome nel 2000, una sezione verticale di una draga oceanica esposta agli effetti del tempo e della marea; Turning the Place Over, commissionata per Liverpool Capitale Europea della Cultura 2008 e attiva fino al 2011, una sezione ovoidale di 10 metri di diametro sulla facciata di un edificio ruotata tridimensionalmente su un fuso; e il più recente Slipstream realizzato nel 2014 per il Terminal 2 dell’aeroporto di Londra Heathrow, un intervento monumentale lungo 80 metri in alluminio che rappresenta il passaggio nello spazio di un oggetto in movimento.
Espone in mostre personali in istituzioni di tutto il mondo quali: Cooper Gallery, Dundee (2018), Palazzo delle Papesse – Centro d’arte contemporanea, Siena (2004), De La Warr Pavilion, Bexhill-on-Sea (2003), Talbot Rice Gallery, Edimburgo (2002), Tate Gallery, Londra (1997), MOCA, Los Angeles (1994), Kunsterhaus Bethanien, Berlino (1993), Centrum Sztuki Wspolczesnej, Varsavia e Museum of Modern Art, Oxford (1990), Kunsthallen Brandts, Odense (1989), Plymouth Arts Centre, Plymouth (1987). Tra le esposizioni collettive in istituzioni: MAXXI, Roma e Hayward Gallery, Londra (2018), Museum of Contemporary Art, Tokyo (2013), Palazzo Fabroni, Pistoia (2010), Peggy Guggenheim Collection, Venezia (2002), Victoria e Albert Museum, Londra (2001), London Institute, Londra (1998), National Gallery of Australia, Canberra (1996), Kunst-Werke Institute for Contemporary Art, Berlino (1993), The Royal Scottish Academy, Edimburgo (1987), Lehmbruch Museum (1980). La collaborazione con Galleria Fumagalli inizia nel 2005 con la partecipazione alla mostra collettiva “AAVV: 30” e prosegue nel 2007 con l’allestimento della prima personale “The Ape Piaggio” a Bergamo, seguita nel 2018 dalla seconda personale “Take an Object” nei nuovi spazi a Milano.
Opere
Opere
Press
Press
Mostre
MOSTRE PERSONALI
RICHARD WILSON
Take an Object
Inaugurazione 10 maggio 2018
Dall’11 maggio al 21 luglio 2018
RICHARD WILSON
The Ape Piaggio
Inaugurazione 20 ottobre 2007
Dal 23 ottobre 2007 al 31 gennaio 2008
MOSTRE COLLETTIVE
Mostre
MOSTRE PERSONALI
RICHARD WILSON
Take an Object
Inaugurazione 10 maggio 2018
Dall’11 maggio al 21 luglio 2018
RICHARD WILSON
The Ape Piaggio
Inaugurazione 20 ottobre 2007
Dal 23 ottobre 2007 al 31 gennaio 2008
MOSTRE COLLETTIVE
Istituzioni